Non chiamatelo solo “vegetale”: il potere strategico del termine “vegan” per le aziende

La parola vegan non è solo un’etichetta: è un potente strumento tecnico, etico e di posizionamento che può ampliare il mercato e rafforzare la fiducia del consumatore. Scopriamo perché adottarla può fare la differenza.

Il contesto e il termine: vegan, vegetale o plant-based? Una questione di identità

Negli ultimi anni, termini come plant-based, vegetale e vegan sono entrati con forza nel linguaggio del marketing alimentare. Tuttavia, questi termini non sono sinonimi e, soprattutto, non trasmettono lo stesso messaggio.

  • Plant-based: un concetto neutro che descrive alimenti basati su ingredienti di origine vegetale, spesso utilizzato per attenuare il messaggio etico o per intercettare un pubblico più ampio.
  • Vegetale: termine generico che indica esclusivamente l’assenza di ingredienti di origine animale.
  • Vegan: una parola complessa, completa che non solo indica la composizione di un prodotto, ma racchiude valori etici e standard tecnici precisi.

Molte aziende, timorose di alienare una parte di consumatori o di incorrere in pregiudizi culturali, scelgono di evitare il termine vegan. Ma questa strategia potrebbe rivelarsi miope, come dimostrano i dati di mercato e il crescente interesse verso la sostenibilità e l’etica.

Ecco i 3 motivi chiave per cui le aziende dovrebbero usare la parola “vegan” senza remore.

standard europeo vegan

1. Un termine tecnico preciso: il valore dello standard vegan

La parola vegan non è una semplice descrizione, ma un termine tecnico riconosciuto a livello internazionale. Grazie al lavoro svolto da SAFE capitanato da VEGANOK e firmato dalle principali organizzazioni vegan europee è stato definito uno standard che stabilisce requisiti minimi chiari per i prodotti che possono utilizzare questa etichetta.

Secondo questo standard, un prodotto vegan deve avere queste 3 caratteristiche:

  1. Assenza totale di ingredienti di origine animale: I prodotti non devono contenere alcuna componente animale (inclusi additivi alimentari, aromi, enzimi), e nessun derivato animale deve essere utilizzato o aggiunto durante il processo di fabbricazione, preparazione, trattamento o immissione sul mercato.
  2. Contaminazione crociata involontaria: È ammessa la possibilità di contaminazione crociata non intenzionale con prodotti non conformi, purché questa non sia deliberata. Tale condizione è compatibile con l’etichettatura vegan.
  3. Assenza di sperimentazione animale: L’operatore che commercializza il prodotto non deve condurre né commissionare test su animali, né sul prodotto né sugli ingredienti o coadiuvanti utilizzati. Se tali pratiche cessano, i prodotti possono essere presi in considerazione​.

Questo standard non solo garantisce trasparenza e coerenza, ma tutela le aziende dall’accusa di greenwashing o di utilizzo improprio del termine vegan. Affermare che un prodotto è vegan significa aderire a regole condivise, rafforzando la fiducia dei consumatori.

posizionamento e differenziazione mercato

2. Un vantaggio strategico nel marketing e nel posizionamento

L’adozione del termine vegan è una mossa strategica che va oltre l’etichettatura di un prodotto. È un investimento nell’identità del brand, un ponte verso mercati in espansione e una leva per costruire relazioni di fiducia con un pubblico sempre più esigente e consapevole.

Espansione del mercato

Il segmento vegan è oggi una delle realtà più dinamiche e promettenti, con tassi di crescita impressionanti nei settori alimentare, cosmetico e della detergenza. Tuttavia, ciò che rende questo mercato particolarmente interessante non è solo la crescita numerica dei consumatori vegani. È la capacità del termine vegan di attrarre un pubblico ampio e diversificato, che comprende vegetariani, flexitariani e anche onnivori motivati dalla ricerca di prodotti sostenibili e innovativi.

Etichettare un prodotto come vegan significa inserirsi in un dialogo globale sulla sostenibilità e sul consumo consapevole. I consumatori non acquistano più solo in base al prezzo o alla funzionalità, ma scelgono prodotti che incarnano una visione del mondo. E vegan non è una parola qualsiasi: è una bandiera che sintetizza valori condivisi, capaci di parlare al cuore di generazioni diverse, dai giovani ambientalisti ai genitori attenti al benessere familiare.

Branding e autenticità

In un’epoca in cui la fiducia del consumatore verso i brand è messa continuamente alla prova, la parola vegan offre una rara opportunità di autenticità. Comunica una scelta chiara e inequivocabile, che va oltre il marketing di superficie. Non è solo una descrizione di prodotto: è una dichiarazione di intenti.

Le aziende che adottano questo termine mostrano coerenza tra i propri valori e le proprie azioni. Questa trasparenza è premiata dai consumatori, che tendono a percepire i marchi vegan come più affidabili e responsabili rispetto a quelli che utilizzano termini più vaghi o generici. Un brand che sceglie vegan trasmette non solo una promessa, ma anche una storia, rafforzando la propria identità e guadagnando un posto di rilievo nella mente (e nel cuore) del consumatore.

Differenziazione competitiva

La competizione nei mercati alimentari e cosmetici è feroce. Termini come plant-based e naturale sono ovunque, spesso abusati e percepiti come privi di sostanza. Utilizzare il termine vegan, invece, permette di emergere in modo deciso e distintivo.

Un prodotto che si dichiara vegan comunica immediatamente standard di qualità più alti e un impegno etico più profondo. Questa differenziazione è cruciale per posizionarsi in una fascia di mercato premium, dove i consumatori non scelgono solo con il portafoglio, ma anche con la testa e con il cuore. Inoltre, la chiarezza del termine riduce il rischio di confusione e di scetticismo da parte del pubblico, rafforzando la percezione positiva del brand.

Fidelizzazione del consumatore

Chi sceglie un prodotto vegan non sta solo facendo un acquisto: sta compiendo una scelta consapevole, che rispecchia i propri valori. Questa connessione emotiva è la base per una relazione di lunga durata tra consumatore e brand.

Offrire prodotti chiaramente identificabili come vegan è un modo per parlare direttamente al pubblico più sensibile a tematiche etiche e ambientali, trasformando i consumatori in ambasciatori del marchio. Inoltre, la fiducia costruita attraverso una comunicazione chiara e coerente si traduce in una fedeltà duratura, capace di resistere anche alla concorrenza di prodotti alternativi.

vegan valori

3. Vegan: una parola che racconta valori ed emozioni

La forza della parola vegan non si limita agli aspetti tecnici o di mercato: è un termine che veicola valori e racconta una visione del mondo. Adottarla significa sposare una narrativa etica che parla di:

  • Rispetto per gli animali: il rifiuto di qualsiasi forma di sfruttamento.
  • Sostenibilità ambientale: la scelta di ridurre l’impatto ecologico promuovendo modelli produttivi responsabili.
  • Salute e benessere: l’attenzione a ingredienti più salutari e privi di contaminazioni derivanti da processi industriali legati agli animali.

Questa narrazione risuona con le aspirazioni dei consumatori moderni, sempre più alla ricerca di prodotti che riflettano i loro valori personali.

La certificazione VEGANOK: un marchio di qualità a garanzia delle caratteristiche vegan

Per le aziende che desiderano attestare l’aderenza dei propri prodotti agli standard vegan, la certificazione VEGANOK rappresenta una scelta di eccellenza. VEGANOK è il più diffuso marchio di garanzia etica per prodotti vegan, riconosciuto a livello europeo e internazionale. Questo marchio non solo assicura l’assenza di ingredienti di origine animale, ma garantisce anche che l’azienda non effettui né commissioni esperimenti su animali, nemmeno per prodotti non certificati.

Un aspetto distintivo della certificazione VEGANOK è l’assegnazione di un codice identificativo univoco a ogni azienda, visibile sull’etichetta dei prodotti. Questo sistema permette ai consumatori di verificare in tempo reale, attraverso il sito ufficiale veganok.com, la conformità del prodotto agli standard dichiarati, offrendo una trasparenza senza precedenti nel panorama delle certificazioni.

Affidarsi a VEGANOK significa aderire a uno standard etico rigoroso, gestito da un team di professionisti vegan che condividono profondamente i valori di rispetto per gli animali e per l’ambiente. Questa dedizione si traduce in un impegno costante nel garantire che ogni prodotto certificato rispetti pienamente i principi vegani, escludendo qualsiasi forma di sfruttamento animale lungo l’intera filiera produttiva.

Per i consumatori, il logo VEGANOK rappresenta una guida sicura nella scelta di prodotti che riflettono un impegno autentico verso un consumo etico e sostenibile. Per le aziende, ottenere questa certificazione significa non solo conformarsi a standard elevati, ma anche comunicare in modo chiaro e trasparente i propri valori, costruendo una relazione di fiducia e credibilità con il pubblico.

Scopri di più qui: VEGANOK: la garanzia etica

Quindi: perché le aziende non dovrebbero temere il termine vegan?

Chiamare un prodotto vegan non è solo una scelta tecnica, ma una dichiarazione di intenti. È un modo per dire ai consumatori che dietro quel prodotto c’è coerenza, trasparenza e rispetto per l’ambiente e per gli animali.

Le aziende che adottano il termine vegan non solo dimostrano un impegno verso standard elevati, ma si posizionano come leader in un mercato in crescita e in evoluzione. Investire nella parola vegan significa investire in un futuro più sostenibile, etico e competitivo.

 

 


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