Tolleranza Zero!

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La parola d’ordine di Sea Shepherd Conservation Society diventa il nome della campagna più efficace che l’organizzazione abbia mai affrontato nei suoi trentacinque anni di azione diretta a protezione degli oceani. Il 5 Novembre prossimo partirà ufficialmente la nona campagna antartica di Sea Shepherd Conservation Society: Operazione Zero Tolerance. L’orribile strage che avviene in Oceano Antartico, […]

La parola d’ordine di Sea Shepherd Conservation Society diventa il nome della campagna più efficace che l’organizzazione abbia mai affrontato nei suoi trentacinque anni di azione diretta a protezione degli oceani.
Il 5 Novembre prossimo partirà ufficialmente la nona campagna antartica di Sea Shepherd Conservation Society: Operazione Zero Tolerance.
L’orribile strage che avviene in Oceano Antartico, riguarda un’area designata nel 1994 dalla Commissione Baleniera Internazionale (IWC) come Santuario di questi intelligenti mammiferi marini.
Nel 1986 è stata sancita una moratoria nei confronti della caccia commerciale in quella zona ed esistono regolamenti che vietano a navi dotate di motori a gasolio pesante di avvicinarsi e di spingersi oltre il 60° parallelo, dove inizia una riserva internazionale protetta.
La flotta baleniera giapponese, sprezzante di qualsiasi regolamento internazionale e forte del peso politico/economico del suo stato bandiera, continua a varcare i confini del Santuario dei Cetacei nel tentativo di portare a casa una quota, auto-attribuita, di 1000 balene a stagione.
Sea Shepherd la affronta puntualmente ogni anno e le sue azioni dirette “all’affondamento economico” della baleneria giapponese hanno prodotto i risultati sperati.
Il Governo giapponese è arrivato addirittura ad utilizzare un ingente quantità dei fondi, donati per la ricostruzione dei territori devastati dallo Tsunami nel 2011, per finanziare la baleneria, duramente colpita nella sua economia interna dagli interventi sul campo di Sea Shepherd.
Alla vergogna di un’attività illegale di caccia in un Santuario dei cetacei, si aggiunge la vergogna dell’utilizzazione di fondi, donati da persone in buona fede in tutto il mondo per la rinascita della “vita”,  a sostegno della “morte”.
Ma lo scandalo è finalmente esploso e la stessa stampa giapponese sta prendendo coscienza delle scelte del proprio governo e ha iniziato coraggiosamente a dissentire.
Tutto ciò è sicuramente un dato positivo ma Sea Shepherd è lontano dall’essere soddisfatta.
La determinazione del Capitano Paul Watson è inflessibile ed il fine ultimo da raggiungere troppo importante ed urgente.
Il conto alla rovescia è iniziato e le lancette dell’orologio scandiscono i minuti che separano Sea Shepherd dal raggiungimento di questo fine e dalla vittoria definitiva.
Con un grande sforzo organizzativo e un’impeccabile abilità tecnico/strategica, Sea Shepherd lancia Operazione Zero Tolerance con il preciso intento di onorarne il nome.  Non verrà tollerata nemmeno l’uccisione di una singola balena. “Zero” sarà la quota di caccia o il numero di balene o il risultato economico che i giapponesi porteranno a casa in questa stagione.
Stiamo per assistere ad una “nuova campagna” per la protezione delle balene, diversa dalle precedenti per strategia e caratteristiche della flotta.
Questa ondata di rinnovamento porterà l’efficacia di Sea Shepherd a livelli mai raggiunti prima e a risultati molto più veloci.
“Questa volta, anziché incontrare la flotta baleniera giapponese nel Santuario dei Cetacei in Oceano del Sud, Sea Shepherd la incontrerà nel Pacifico del Nord al largo del Giappone…. Sea Shepherd Conservation Society avrà a disposizione quattro navi, un elicottero, otto piccoli gommoni semi-rigidi (RIB,rigid inflatable boat), tre droni e più di cento volontari internazionali”,  ha dichiarato il Capitano Paul Watson in occasione del lancio della campagna sul sito di Sea Shepherd Conservation Society.
Questo significa che la flotta giapponese non avrà nemmeno il tempo di arrivare in Oceano del Sud e non avrà né il tempo nè l’occasione di scagliare un solo arpione.
“È tempo di intervenire a Nord, per mostrare ai balenieri giapponesi la nostra intenzione di assicurarci che nessuna balena venga uccisa durante questa stagione”,  aggiunge il Capitano Paul Watsone continua: “Non siamo mai stati così forti e i balenieri giapponesi non sono mai stati così deboli. Dobbiamo approfittare della nostra forza e della loro debolezza e portare la campagna a casa loro, in Giappone!”
Il “Deus ex machina” di questa campagna è la quarta nave che si unirà alla storica flotta di Nettuno, la Sam Simon, (dal nome del co-creatore de “The Simpsons” che ha finanziato l’acquisto).
Già dalla fine di Giugno era giunta all’orecchio del pubblico la notizia dell’arrivo di una quarta nave, anzi, in realtà lo stesso Paul Watson ne aveva anticipato l’urgenza in occasione della scorsa campagna antartica.
La nuova nave è stata circondata da un mantello di segretezza sulle sue caratteristiche e sulla sua tipologia, scelta strategica molto saggia per garantire l’effetto sorpresa sulla flotta baleniera giapponese.
“Il fatto che la M / V Sam Simon rimanga in incognito fino all’ultimo momento permetterà all’organizzazione di aggirare i tentativi dei giapponesi di tracciare i movimenti dell’intera flotta. In questa gara, con un’alta posta in gioco, avere un vantaggio può fare una grande differenza nel salvare la vita delle balene”, scrive Michael Destries su Ecorazzi.
Dopo il “Vento Divino”, il vento delle novità messe in campo da Sea Shepherd chiuderà definitivamente la strada alla flotta baleniera giapponese….senza alcuna metafora.

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3 commenti su “Tolleranza Zero!”

  • silvia

    dice:

    Quanta ammirazione ho per Sea S. Siete i miei idoli!!
    Pregherò con tutte le mie forze per voi.
    Grandiosi.

  • laura

    dice:

    son ben contenta di leggere queste notizie,siete fenomenali bisogna pregare che i vostri (e nostri)obiettivi vadano a segno con l’aiuto di Dio.forza ragazzi

  • RAFFY

    dice:

    GRAZIE in nome di tutti noi che fisicamente non siamo lì. che l’intera umanità si consapevolizzi e divenga vegan, crudista…

I commenti sono chiusi.