Al via ufficialmente i XXIV Giochi Olimpici Invernali 2022: da oggi fino al 20 febbraio, i riflettori saranno puntati su Pechino e sulle 15 discipline protagoniste delle gare. L’Italia è rappresentata da 118 atleti, tra i quali anche Tommaso Leoni, snowboarder classe 1991, che da qualche anno ha scelto di seguire un’alimentazione 100% vegetale.
Membro del Comitato Tecnico Scientifico di AssoVegan, nonché professionista accreditato VEGANOK, Leoni ha parlato ai nostri microfoni poco prima dell’inizio delle gare parlandoci della sua esperienza, delle sue aspettative per questi Giochi e, ovviamente, della sua scelta vegan.
“Finalmente siamo qui – spiega – in attesa di iniziare. Il 10 febbraio avremo la prima gara, e a livello mentale e fisico posso dire di stare bene, sono tranquillo. Si dice che alle Olimpiadi ci siano tre risultati da ottenere – il primo, il secondo e il terzo posto – ed è quello a cui punterò”.
Visualizza questo post su Instagram
E cosa dire rispetto alle opzioni 100% vegetali disponibili per gli atleti in gara? “La mensa è abbastanza fornita – ci spiega – ma devo ammettere di essere partito un po’ prevenuto e di aver portato un po’ di scorte da casa, anche se probabilmente non mi serviranno. Riso, tofu e legumi non mancano, ma anche pasta, frutta e verdura; tutto sommato anche noi vegani possiamo alimentarci bene”.
Sì, perché Tommaso Leoni non è l’unico atleta vegan presente a queste gare: come ci spiega, anche lo snowboarder canadese Kevin Hill è vegano da molti anni e Leoni lo considera un po’ il suo punto di riferimento. “Il mio obiettivo qui è anche quello di far conoscere questa filosofia di vita” dichiara, consapevole di avere a disposizione un’occasione importantissima e un palcoscenico d’eccezione per dimostrare che la scelta vegan è adatta anche per gli sportivi ad altissimi livelli.
La preparazione mentale con Alberto Leonardi
Ma come si arriva alle Olimpiadi con la giusta preparazione? Tommaso Leoni è seguito da Alberto Leonardi, mental coach e pluricampione del mondo di arti marziali, nonché membro del CTS di AssoVegan, che ci ha spiegato come funziona il training di un atleta a questi livelli.
“Con Tommaso abbiamo lavorato sul capire bene i valori profondi che lo guidano nella vita, tra i quali il veganismo, e su quelli abbiamo creato la motivazione da ricordare e utilizzare sia in allenamento e, soprattutto, nelle competizioni. – afferma Leonardi – Poi abbiamo utilizzato una tecnica di peak performance denominata “cerchio d’eccellenza”, come ancoraggio per ritornare ad avere un’attivazione vincente fisicamente, emotivamente e mentalmente“.
La tecnica che ha cambiato il mindset di Tommaso è stata la visualizzazione alfagenica, ci spiega il coach, che “ha riprogrammato l’inconscio e ristrutturato le reti neurali del cervello, rendendolo in grado di dare il meglio di sé nelle sfide che lo hanno visto protagonista, come il titolo Italiano e i vari podi in Coppa del Mondo. Queste tecniche sono illustrate nel mio libro “Il meccanico della mente” pubblicato da poco”.
Scegli i prodotti certificati VEGANOK e sostieni così la libera informazione!
