Non sappiamo quale sarà l’esito delle Presidenziali negli State, ma una cosa è certa, Trump sino alla fine ha fatto scelte poco lugimiranti. Dopo 45 anni di difesa offerta ai Lupi Grigio che erano a rischio di estinzione, Trump elimina la protezione e da il via libera alla caccia.
È Il ministro degli Interni David Bernhardt a darne comunicazione ufficiale: “Le protezioni previste dalla legge non sono più necessarie”. Anticipando le proteste degli ambientalisti, Bernhardt ha assicurato che la rimozione delle protezioni per i lupi è stata decisa per ragioni puramente statistiche: “Hanno raggiunto e superato gli obiettivi di ripresa. Non sono più una specie minacciata o in pericolo sulla base degli standard stabiliti dal Congresso”.
I Lupi Grigi erano praticamente scomparsi negli Stati del West. Il numero degli animali era sceso a circa mille quando nel 1974 i Lupi furono dichiarati specie a rischio e da allora la popolazione è cresciuta raggiungendo circa 6000 esemplari. Secondo i biologi, il via libera dell’amministrazione Trump alle doppiette si rivelerà “prematura” e “avventata”. I lupi, secondo gli scienziati, hanno infatti un ruolo chiave nell’ecosistema. Un celebre esempio, i pioppi di Yellowstone, che avevano sofferto negli anni in cui i Lupi erano assenti, hanno ripreso a prosperare quando questi sono tornati a danno delle Alci che ne mangiavano le foglie.
Jamie Rappaport Clark, ex direttore dell’agenzia federale per la faina selvatica, ha preannunciato azioni legali contro l’azione dell’amministrazione.
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