L’orsa Daniza è morta durante la cattura, letale la somministrazione dell’anestesia. Una vittima la cui unica colpa è stata quella di voler difendere i propri cuccioli.
L’orsa Daniza era stata portata nei boschi del Trentino nel 2000, nell’ambito di un progetto di ripopolazione dell’area. Il 15 agosto scorso Daniza aveva aggredito un cercatore di funghi sulle montagne di Pinzolo e, per questo motivo, era partita la caccia alla mamma orsa e ai suoi cuccioli.
Ieri notte, i responsabili che monitoravano gli spostamenti di Daniza hanno narcotizzato sia la madre che uno dei suoi cuccioli che, successivamente, è stato liberato con marca auricolare per monitorarne i movimenti. Mamma orsa però non è sopravvissuta all’anestesia. L’esemplare di 19 anni verrà sottoposto ad autopsia per accertare le cause della morte, mentre il Corpo Forestale dello Stato ha aperto un’indagine. Del fatto, intanto, sono stati avvertiti il ministero dell’Ambiente, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) e l’autorità giudiziaria.
Nonostante le proteste e i numerosissimi appelli da parte di associazioni e cittadini, l’accanimento dell’uomo verso mamma orsa ha portato alla sua uccisione. Il rispetto per la vita e la sua sacralità oggi sono stati calpestati.
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