Un convegno organizzato dall’Alistar evidenzia le due correnti di pensiero sulla materia
“VACCINARE I BIMBI? NON BASTA”
Pansini: “Non sono state tali cure a debellare le morti infantili”
“Conviene vaccinare i bambini?”. Questo il titolo di un conveno promosso dall’associazione di libertà di scelta delle terapie mediche (Alistar), che con il quesito ha anche evidenziato come ci siano due correnti di pensiero in proposito.
È chiaro che la legge impone la vaccinazione obbligatoria per i bambini contro la difterite, tetano, poliomielite ed epatite b.
Ma, secondo il relatore, Walter Pansini, presidente dell’associazione, che in regione conta circa 200 famiglie iscritte, ciò non basta perchè sino ad ora non si è dimostrato scientificamente, facendo uno screening sui bambini vaccinati e no, che la vaccinazione sia effettivamente utile e non dannosa, come è capitato in certi casi.
“Noi ci battiamo per la libertà di cura e di scelta – ha detto – Secondo dati Istat, ci risulta che nel 1910 in Italia morirono ben 10000 bambini di morbillo, 4000 di pertosse e altri 4000 di scarlattina”. “Un così alto tasso di mortalità scomparve però prima che partissero le campagne di vaccinazione e che esistessero i vaccini. Questo perchè fu migliorato l’igiene e la nutrizione”.
“Quindi – conclude il presidente dell’associazione – non si può dire che furono i vaccini a debellare le morti infantili”.
Nell’incontro il relatore ha anche rimarcato come in realtà i primi vaccini, sperimentali fecero molti danni, anche con gravi complicazioni sulla salute dei bambini.
Ma a che rischi di legge va incontro un genitore che non fa vaccinare i propri figli? Secondo Pansini alcuni problemi che “gli obiettori” ebberno nel 1993 (tre o quattro casi nel Veneto), oggi la famiglia “disobbediente”, si trova a pagare una multa di trecentomila lire a cui segue un invito da parte dei giudici dei minori che vuole conoscere i motivi della scelta.
da “IL PICCOLO” del 13 novembre 1999
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