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“Il miracolo degli alimenti vivi: lo stato dell’arte”: è questo il focus dell’intervento del Dott. Michele Riefoli docente di educazione fisica, chinesiologo, esperto in nutrizione a base vegetale, ideatore del metodo “ecologia dell’organismo” direttore del Master di Formazione per Nutrizionisti, Educatori e Consulenti e Divulgatori Veganic, membro del Comitato Scientifico Associazione Vegani Italiani Onlus, autore del Long Best seller “Mangiar sano e naturale con alimenti vegetali integrali.
A livello normativo, la salute risulta essere un diritto inalienabile tutelato dall’articolo 32 della Costituzione Italiana: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
Ma che cos’è la salute e cosa significa essere salutisti?
La salute non è semplicemente assenza di malattia ma un completo stato di benessere psicofisico; di conseguenza il salutismo è la propensione nell’operare scelte finalizzate al benessere. Questo termine ha preso nel tempo un’accezione negativa: come è possibile che la scelta responsabile e personale di prendersi cura del proprio benessere sia declinata in senso negativo? “Il profilo opposto al salutista è il “malatista” dice Riefoli coniando questo termine che circoscrive la propensione ad adottare comportamenti che aumentano la probabilità di malattia.
Il cibo vegetale non è sufficiente ad essere definito “salutista”: ci sono cibi vegetali che hanno effetti negativi sul nostro equilibrio perchè sono acidificanti. Il primo passo è quindi acquisire consapevolezza di come il cibo viene prodotto a livello industriale. Dobbiamo andare oltre il marketing e comprendere in maniera profonda distinguendo tra cibo sano e cibo non sano.
Qual è il motivo principale per cui le persone non fanno scelte salutiste volte al benessere?
“Non è l’inconsapevolezza il principale fattore ma il tempo” dice Michele Riefoli. “Dobbiamo recuperare il tempo per tornare a cucinare e smettere di delegare la nostra salute all’industria alimentare (vegana e non) che ci propone cose pronte (time-saving foods). Se non cambiamo approccio al cibo i fattori di rischio saranno sempre alti.”
Mangiare spesso cibi pronti, significa alimentarsi in modo scorretto. Troppo sale, troppi grassi saturi e per giunta cotti, ossidati e ossidanti, troppe farine raffinate, salse industriali acidificanti e zuccheri raffinati predispongono a danni metabolici gravi e cronici. “L’alimentazione deve essere sana, gustosa e naturale: dobbiamo rieducarci alle cose che promuovono la salute e a quelle che inducono alla malattia.”
Scopri di più guardando il video integrale dell’intervento del Dott. Michele Riefoli:
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