Assovegan è la colonna portante del VeganFest, inoltre fornisce un valido aiuto rivolto alla cura delle programmazioni effettuate dal team VEGANOK Network. L’Associazione Vegani Italiani Onlus nasce dalla volontà di dare un valido contributo alla diffusione della scelta etica, e, affinchè le diverse esperienze e competenze possano essere messe a disposizione di tutti, all’interno di Assovegan ci sono tanti professionisti che con la loro comprovata professionalità fanno parte dei vari comitati: Etico, Artistico, Legale, Scientifico, Sportivo. Inoltre VEGANOK ha una rete di ambasciatori presenti in tutte le regioni d’Italia. Gli ambasciatori promuovono anche l’accreditamento VEGANOK per la ristorazione. Clicca qui per scoprire tutti i dettagli sull’accreditamento per la ristorazione.
Il comitato scientifico è stata una presenza costante in queste giornate del VeganFest, grazie agli eventi realizzati con la partecipazione dei professionisti nel campo medico e della nutrizione e trasmesse in diretta streaming sulla pagina facebook VEGANOK Network .
Presidente di Assovegan è Renata Balducci, fondatrice e organizzatrice del VeganFest, il Festival vegan più grande d’Europa. Cofondatrice del sito Promiseland testata leader di informazione vegan. Fondatrice di VeganBlog, il sito di ricette vegan più grande del web.
Assovegan è molto presente anche nel sociale attraverso l’operato della Dott.ssa Tiziana Annicchiarico educatrice, pedagogista, membro del Comitato etico, coordinatrice nazionale della rete degli ambasciatori Assovegan, ambasciatrice della regione Puglia.
Tiziana Annichiarico ha realizzato un importante evento educativo, formativo sulla Sana Alimentazione all’interno della Casa Circondariale di Bari. Evento realizzato con la collaborazione del Dott. Roberto Favata, membro del Comitato Scientifico di Assovegan.
Abbiamo intervistato la responsibile dell’evento la Dott.ssa Tiziana Annicchiarico.
Come mai hai deciso di realizzare un evento sulla Sana Alimentazione all’interno di un carcere?
E’ molto importante parlare di Sana Alimentazione anche all’interno di un’istituzione penitenziaria, perchè proprio come tutti noi, i detenuti hanno il diritto di poter ricevere le giuste informazioni. Trasmettere le informazioni corrette ci porta al raggiungimento di una nuova consapevolezza e di conseguenza al cambiamento.
Ritieni che il carcere possa avere una funzione rieducativa?
Essendo un’ educatrice ritengo sia molto importante fare formazione in carcere attraverso eventi, corsi, seminari, in modo tale da poter mantenere attivi i detenuti, perchè l’inattività, aspettare che il tempo passi senza far nulla, senza nessuna occupazione intellettuale e manuale non aiuta a migliorarsi. E’ giusto che chi entra in carcere possa uscire migliore.
La Casa Circondariale di Bari propone diverse attività educative, ricreative, formative rivolte ai detenuti. E’ un carcere che apre le porte al mondo esterno, è molto importante creare un ponte tra carcere e società. Il carcere non è più un’ istituzione totale, non deve essere più considerato un contenitore che contenga al suo interno quello che viene definito lo “scarto” della società.
Il carcere ha una valenza educativa, è un luogo in cui oltre al dramma e alla sofferenza umana esiste anche un mondo fatto di realtà, esperienze positive che vanno avanti grazie all’impegno dei detenuti, dei volontari e grazie a chi dentro ad un carcere ci lavora ogni giorni.
Come hanno reagito e cosa hanno imparato i detenuti ascoltando le informazioni sulla Sana Alimentazione?
I detenuti hanno partecipato con grande interesse e curiosità a questo evento, non solo hanno posto tante domande al Dott. Favata il quale ha risposto con molta attenzione, cura e disponibilità ad ognuno di loro.
Grazie all’insegnamento del Dott. Favata, i detenuti hanno imparato cosa mangiare, come scegliere e combinare gli alimenti rispettando la stagionalità e i prodotti locali, come distribuire i pasti durante l’arco della giornata, i metodi di cottura per mantenere il più possibile le proprietà nutritive degli alimenti.
Come mai hai deciso di parlare del veganismo durante la realizzazione dei tuoi progetti?
Sono un’educatrice vegana, quindi parlo del veganismo in qualsiasi cosa io faccia, perchè fa parte di me, è la migliore parte di me. Ho fatto questo in carcere non solo attraverso la realizzazione dell’evento sulla Sana Alimentazione, ma anche attraverso il mio progetto educativo “Etica e Gusto” realizzato sempre nel carcere di Bari nella sezione femminile. Le abilità acquisite durante i corsi sono fondamentali anche attraverso il reinserimento all’interno della società di queste persone ristrette.
Etica e Gusto è stato realizzato anche all’interno di un Centro di Accoglienza per migranti e richiedenti asilo, promosso da APS LunaCometa nell’ambito del progetto SPRAR Cittaccoglienza, presso Cerignola, Foggia. Per maggiori informazioni seguite questo link.
La coscienza per potersi sviluppare deve essere coltivata, la sensibilità d’animo, la ricchezza dei sentimenti si sviluppano attraverso l’empatia e la volontà di immedesimarsi nei bisogni degli altri, nel condividere gioie e dolori del prossimo.
Per conoscere tutti i protagonisti delle varie conferenze leggi il programma del VeganFest 2018. I visitatori avranno una SPECIALE RIDUZIONE VEGANFEST, il biglietto dà diritto all’ingresso al Sana e al Veganfest ad un costo di 5 euro (costo del biglietto senza riduzione 10 euro), PUOI SCARICARLO QUI.
Vi ricordiamo che va stampato e presentato alle casse del Sana.
E se non puoi raggiungerci al VeganFest, segui le dirette streaming!
Per maggiori informazioni su come raggiungerci visita il sito ufficiale del VeganFest o il sito ufficiale del Sana.
TI ASPETTIAMO !
SEGUICI SU
www.facebook.com/veganfest.it
www.veganfest.it
Scegli i prodotti certificati VEGANOK e sostieni così la libera informazione!

Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.