vegani imperfetti

Il mito del vegan perfetto (e perché va bene lo stesso se non lo sei)

La ricerca della perfezione a tutti i costi non è mai auspicabile, anche quando si parla della scelta etica vegan: il mondo ha bisogno di tante persone consapevoli della necessità del cambiamento, anche se poi risultano vegani imperfetti.

Il mondo non ha bisogno di pochi vegani perfettiintegerrimi, infallibili e senza difetti – ma di tanti, tantissimi vegani imperfetti, ma consapevoli e convinti della propria scelta. Quando si intraprende questa scelta di vita – che ha prima di tutto radici etiche – la prima tentazione è di cercare la perfezione.

Posto che si tratta di un concetto difficile perfino da mettere nero su bianco, la convinzione di dover fare tutto, subito e nel migliore dei modi possibili – lungi dal creare una forte motivazione personale – è il primo passo verso la rinuncia. Pensiamoci: siamo bombardati ogni giorno da un concetto di perfezione tanto astratto quanto inesistente. 

I social ci mostrano profili di persone che vivono giornate perfette, mangiando gli alimenti perfetti nei posti più cool, e questo vale anche per il veganismo: anche se non è certamente questo l’intento, il messaggio che passa è che ci sia un unico modo di essere vegani, fatto di un tipo di scelte, da compiere in un periodo di tempo prestabilito.

La ricerca della perfezione come via verso l’insuccesso

Pensiamo a qualcuno che si avvicini alla scelta vegan, perché deciso a compiere un passo importante per la tutela degli animali e dell’ambiente, o anche solo per curiosità. Se molte persone possono trovare nell’idea di “perfezione” un aiuto per tracciare dei confini utili per il proprio percorso, moltissime altre potrebbero scoraggiarsi

Specialmente all’inizio, può capitare di commettere degli errori negli acquisti, mettendo accidentalmente nel carrello prodotti che contengano derivati animali. Complice la distrazione, una lettura frettolosa dell’etichetta o la mancanza di una certificazione vegan, è quasi inevitabile. Solo col tempo si impara a leggere le etichette e a conoscere gli alimenti 100% vegetali, andando (quasi sempre) a colpo sicuro. Ed eccola lì, quella convinzione sbagliata, che ci fa credere che questo non capiterebbe a un vegano perfetto.

Diventare vegani è una scelta individuale, che ha delle dinamiche e delle tempistiche diverse per ognuno di noi e no, non c’è un percorso migliore di un altro. C’è chi diventa vegano da un giorno all’altro, e chi invece fa più fatica: alcuni alimenti, tra i quali il formaggio – lo sapevi che questo crea una vera e propria dipendenza nel nostro cervello? – possono mancarci. Avere voglia della mozzarella sulla pizza o proprio di quel dolce che ci ricorda l’infanzia, non ci rende meno vegani. 

Molte persone cadono nel tranello del “tutto o niente”: ho fatto un acquisto sbagliato, avevo voglia di una fetta di formaggio, allora basta. Tanto vale lasciar perdere tutto e tornare a un’alimentazione onnivora. Ma se non fosse proprio così?

vegani imperfetti

Dimentica il “tutto o niente”

Sicuramente, la scelta vegan è diversa dalla dieta flexitariana, che prevede la diminuzione del consumo di proteine animali in favore di alimenti plant-based. Essere vegani è una scelta totalizzante, che coinvolge molti aspetti della vita di una persona e che, come abbiamo detto, è basata sulla volontà di non contribuire allo sfruttamento animale.

Questo non toglie, però, che ci siano vari modi e vari tempi per avvicinarsi al veganismo, e che siano tutti ugualmente validi. In generale, oggi più che mai, poco è meglio di niente.

Parola d’ordine: consapevolezza

Viviamo una crisi ambientale senza precedenti, mentre nel mondo, ogni anno, vengono uccisi al solo scopo alimentare oltre 80 miliardi di animali. In questo periodo storico è importante prendere coscienza che anche la scelta più piccola, che a noi può sembrare insignificante, può fare la differenza.

Il mondo ha bisogno di tante persone vicinissime alla scelta vegan, consapevoli della necessità di passare a uno stile di vita animal-free – ma imperfette perché un po’ in difficoltà nel proprio percorso di cambiamento – piuttosto che di pochi vegani perfetti

Come e quanto sono variabili relativamente importanti, la consapevolezza è la vera chiave per aprire le porte al cambiamento. 

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