Diventare vegani è una scelta quanto mai cruciale, e sempre più persone prendono in considerazione l’idea di cambiare alimentazione e stile di vita. Da mettere sul piatto della bilancia al momento della decisione ci sono numerosi vantaggi e qualche svantaggio. Se anche tu stai pensando di diventare vegan o se hai già mosso i primi passi in questa direzione, dovresti conoscere a fondo tutti questi aspetti. Per aiutarti a fare chiarezza (e per spiegare meglio le tue motivazioni a parenti e amici ancora scettici) eccoti spiegati quali sono i principali pro e contro nel diventare vegani.
I pro della scelta vegana
Essere vegani è una scelta consapevole, uno stile di vita che riguarda l’alimentazione come aspetto più evidente, ma che coinvolge ogni aspetto della vita: l’obiettivo è non rendersi partecipi dello sfruttamento degli animali, ma i vantaggi dell’essere vegani non si limitano solo alla questione etica.
Dire “no” alla sofferenza degli animali
Il primo risvolto positivo di diventare vegani, nonché quello fondante, è appunto l’eliminazione della sofferenza animale. Nel mondo, secondo le statistiche di numerose associazioni animaliste, vengono uccisi ogni anno a scopo alimentare quasi 80 miliardi (sic!) di animali.
Basta digitare su un qualsiasi motore di ricerca “allevamenti intensivi” per rendersi conto delle pessime condizioni in cui ha versato la loro breve esistenza, fatta di privazione della libertà e sfruttamento.
Grazie alla scelta vegana, si può scegliere di non contribuire ad alimentare un’inutile violenza, senza rinunciare a nulla di fondamentale.
Impatto positivo sull’ambiente
Anche ammesso che non tutti provino la stessa empatia nei confronti degli animali, restano in campo dei lati positivi altrettanto rilevanti. In primis, il ridotto impatto sul pianeta di un’alimentazione plant based rispetto a una onnivora; una cosa che, in piena crisi climatica, non si può di certo ignorare.
Per esempio si calcola che, ogni anno, la produzione di cibo porti a immettere nell’atmosfera 16 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Nel 2018, gli studiosi dell’Università di Oxford avevano pubblicato una ricerca nella quale si afferma che i prodotti di origine animale contribuiscono per il 58% alla produzione di gas serra legati al cibo.
Un contributo a diminuire la fame nel mondo
Come se le precedenti motivazioni non fossero sufficienti, secondo il rapporto di OXFAM dello scorso anno, sono oltre 150 milioni le persone che soffrono di insicurezza alimentare o denutrizione nel mondo. Se parte del raccolto non fosse destinata a diventare mangime per gli animali, ma al contrario diventasse cibo per gli esseri umani, probabilmente non dovremmo più parlare di fame nel mondo.
La dieta vegana è potenzialmente più sana di quella onnivora e costa meno
Per quanto riguarda la salute, sono tanti ormai gli studi che dimostrano come una dieta vegana sia generalmente più sana di una onnivora, a meno che, ovviamente, non si scelga di nutrirsi esclusivamente di cibo spazzatura e si ignorino le necessità del nostro organismo. Per approfondire questo aspetto, ti consigliamo di leggere ciò che ha dichiarato il Dott. Michele Riefoli in questa intervista.
Secondo uno studio dell’Università di Oxford, inoltre, la scelta vegana abbatterebbe i costi per l’alimentazione di una percentuale compresa tra il 21 e il 34%. Sul lungo termine, di sicuro questo comporta un gran risparmio!
Gli allevamenti intensivi sono focolai di malattie infettive ed epidemie
Per concludere il quadro, gli allevamenti intensivi sono un potenziale focolaio per epidemie e malattie infettive. Anche se non è ancora chiara del tutto chiara l’origine del virus Covid-19 (o proprio perché non è ancora chiara), quello che è certo è che si tratti di una zoonosi, ovvero di una malattia trasmessa dal contatto animale-uomo.
Nel corso dei mesi, abbiamo assistito in Europa all’abbattimento di milioni di visoni negli allevamenti, perché considerati potenziali serbatoi del virus. Lo stesso vale, però, per tutte le tipologie di allevamenti. Quelli intensivi, per la loro stessa natura, forniscono un ambiente fertile per il contagio: gli animali sono stati selezionati geneticamente per produrre di più e a basso costo, e questo porta alla mancanza di resilienza alle malattie. Da qui, il passaggio di specie (“spillover”) è la logica conseguenza: lo abbiamo visto in Russia, dove sono stati scoperti i primi casi di persone colpite dal virus H5N8.
I contro della scelta vegana
Bisogna essere onesti: anche se essere vegani è la scelta migliore per noi, gli animali e gli ambienti, comporta anche degli svantaggi. Niente paura, nulla a che vedere con la scarsità di viveri o la necessità di mangiare solo insalata scondita! Si tratta più che altro di organizzazione e un po’ di pazienza, che non possono mancare specialmente per i nuovi vegani.
Cercare un nuovo equilibrio
Che si diventi vegani da un giorno all’altro, o che si proceda per piccoli passi, sicuramente è necessario organizzarsi e prestare attenzione a quello che si mangia. Soprattutto all’inizio, si possono commettere degli errori nell’organizzazione dei pasti, per esempio consumando sempre gli stessi alimenti o cercare a tutti i costi di sostituire gli alimenti di origine animale con alternative vegetali. Il rischio è di non avere una dieta abbastanza varia e/o di consumare troppi cibi pronti e lavorati.
Nessun problema, però: online si trovano tutte le informazioni necessarie per diventare vegani senza sforzo, e basta veramente poco per capire come organizzarsi, adattandosi al meglio alle nuove abitudini.
Fare attenzione a ogni cosa, anche al ristorante o a casa di amici
Anche se le alternative vegetali sono sempre di più, la strada da fare è ancora lunga prima di poter cantare vittoria: al ristorante, ti potrebbe capitare di non trovare opzioni vegan degne di questo nome, costringendoti a ripiegare su un piatto di pasta al pomodoro, patatine fritte o un’insalatona. Anche a casa di amici onnivori potresti avere qualche problema: per disattenzione o poca conoscenza sull’argomento, potrebbero offrirti piatti non completamente vegetali, per cui un check generale diventa quasi d’obbligo prima di mettersi a tavola.
Infine, spesso e volentieri potresti trovarti a fronteggiare domande, più o meno insistenti, di persone scettiche, o critiche da parte dei “detrattori”: vai avanti per la tua strada, sostieni le tue ragioni e spiega perché la scelta vegan è così importante.
Conclusioni: più pro o contro ad essere vegani?
Tirando le somme, bisogna riconoscere che i pro sono evidentemente più numerosi rispetto ai contro. Ciò che emerge è che diventare vegani è l’unica scelta che non comporta violenza, e implica meno danni al pianeta e al nostro organismo.
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