VEGANOK TG News: 65 scienziati chiedono cibo vegan nelle mense

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Indice notizie della 62a Edizione di VEGANOK TG News: La filiera in etichetta: un fenomeno dal valore di 259 milioni di euro - Il bambù è ormai entrato a pieno titolo nella categoria dei superfood - Un gruppo di 65 scienziati ha firmato una lettera di richiesta che invita i sindaci delle città di tutto il mondo a ridurre la quantità di carne e prodotti lattiero-caseari serviti nei menu delle scuole - Ad IKEA in Canada è arrivato il Burger vegan.


Indice notizie della 62a Edizione di VEGANOK TG News:
La filiera in etichetta: un fenomeno dal valore di 259 milioni di euro. Corta, controllata, garantita, certificata, la filiera è il tema del momento nel mondo del food e invade le confezioni dei prodotti venduti nella distribuzione moderna. Ma quanto vale nel largo consumo confezionato? Secondo un’indagine dell’Osservatorio Immagino Nielsen, oltre 259 milioni di euro. Sono stati individuati sulle confezioni degli alimentari confezionati ben quattro claim che parlano del background dei prodotti. Il più rilevante e quello più performante è filiera controllata, con 345 prodotti e vendite superiori a 125 milioni di euro, in crescita di +12,3% rispetto al 2017.
Il bambù è ormai entrato a pieno titolo nella categoria dei superfood. Un settore in crescita vertiginosa, dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio VEGANOK, infatti, le referenze a base di superfood, risultano essere un’abitudine di acquisto per ben 1 italiano su 4. Le condizioni ambientali insieme con una grande spinta imprenditoriale, hanno generato un significativo incremento negli investimenti nella produzione di bambù in Italia. Gli usi sono davvero molteplici: arredamento, make-up, filati, realizzazione di occhiali, orologi e oggetti di design. Il food però, risulta essere uno dei maggiori mercati di riferimento. I prodotti a base di bambù rispondono alla crescente domanda di prodotti salutari e naturali.
Un gruppo di 65 scienziati ha firmato una lettera di richiesta che invita i sindaci delle città di tutto il mondo a ridurre la quantità di carne e prodotti lattiero-caseari serviti nei menu delle scuole. I ricercatori sono provenienti da Spagna, Francia, Svezia, Danimarca, Regno Unito, Svizzera, Canada, Germania, Filippine e Stati Uniti. Gli scienziati spiegano che i sindaci hanno l’autorità di avere un impatto in termini di politica pubblica, citando recenti vittorie come l’espansione del lunedì senza carne in 1.700 scuole pubbliche di New York implementate dal sindaco di New York Bill de Blasio e dal presidente del distretto di Brooklyn Eric L. Adams. “Per creare un futuro che sia salutare sia per i cittadini che per il pianeta”, afferma la lettera, “chiediamo ai sindaci di ridurre la carne nei pasti serviti nelle nostre mense pubbliche e di aumentare gli alimenti a base vegetale”.
Ad IKEA in Canada è arrivato il Burger vegan. Il Växt Burger viene servito con lattuga, pomodori, cipolle rosse e maionese vegana. La catena di mobili svedesi più famosa del mondo, negli ultimi anni ha aggiunto una varietà di opzioni vegane, incluso il gelato a soli 0,50 centesimi. La nuova offerta fa parte dello sforzo di Ikea di ridurre le emissioni di carbonio. Il concept che si trova ovviamente anche in Italia, è un trailer fuori dal negozio IKEA che serve alcuni dei suoi articoli da bistrot come il nuovo hot dog vegan realizzato con una miscela di cavolo, lenticchie rosse, carote e zenzero, con ketchup e maionese (quest’ultime conformi allo Standard VEGANOK). La gente sembra amarlo molto, infatti in soli due mesi, Ikea ha venduto 1 milione di hot dog vegan.

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7 commenti su “VEGANOK TG News: 65 scienziati chiedono cibo vegan nelle mense”

  • Nicolina La Ciura

    dice:

    Hanno detto bene gli scienziati, è la politica, che può fare veramente grandi cambiamenti. Che si prenda la responsabilità di cambiare tutto anziché ostacolare a volte…

  • Gian Maria Cavalieri

    dice:

    La lettera scritta dagli scienziati ai sindaci di tutto il mondo è un segnale forte e chiaro all’amministrazione pubblica. A coloro che dovrebbero creare le basi per un futuro migliore. Ma, purtroppo, sono a primi a fregarsene. Che sia la volta buona?

  • Sauro Martella

    dice:

    Dobbiamo tutti fare in modo che queste richieste della scienza vengano ascoltate dalla politica e dalla società civile.
    Lo sterminio animale deve rimanere solo un vergognoso ricordo

  • Alessandro Tulli

    dice:

    Interessanti notizie come sempre che rispecchiano i tempi che corrono

  • Betty

    dice:

    L’unica azione veramente utile per aiutare il Pianta e la salute dell’essere umano è smettere immediatamente di mangiare carne. Continuamo a fare divulgazione con l’informazione! Il Mondo sta cambiando.. 🙂

  • Francesca Ricci

    dice:

    Scienziati dalla parte del pianeta, aziende che offrono prodotti di altissima qualità… continuiamo a lottare per ottenere questi risultati.
    E’ dura per noi che siamo dalla parte degli animali, c’è tanto tanto da fare, per loro che non hanno voce dobbiamo continuare così!

  • Laura Serpilli

    dice:

    In merito alla proposta dei 65 scienziati: Queste iniziative sono molto incoraggianti e lasciano presagire un futuro all’insegna di una consapevolezza salvifica per l’umanità. Ciò che mi sconvolge è che siamo ancora alla fase delle proposte. Quand’è che passiamo all’azione? Di quante altre prove la politica ha bisogno per poter agire in linea con le esigenze di questo momento storico?

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