VEGANOK TG NEWS: online la nuova edizione settimanale

Nuova edizione della rassegna settimanale: in questo video di pochi minuti, ecco le principali notizie curate negli ultimi sette giorni dalla nostra redazione.

Alimentazione vegetale, sostenibilità, etica, personaggi e molto altro: ogni settimana ti raccontiamo il mondo vegan, attraverso le notizie e gli approfondimenti curati dalla redazione di VEGANOK Network. Cosa aspetti? La strada verso il cambiamento inizia dalla consapevolezza!

Guarda il video con tutte le notizie della settimana:

Dopo l’addio alle pellicce, la maison Armani elimina la lana d’angora dalle proprie collezioni, compiendo un altro passo verso l’etica e la sostenibilità. Con un annuncio su Twitter, il Gruppo Armani si impegna a eliminare questo materiale a partire dalle collezioni dell’autunno-inverno 2022/2023, in tutte le sue linee (Giorgio Armani, Emporio Armani, EA7 e Armani Exchange). Come altri grandi marchi nel mondo, anche Armani si orienta verso la creazione di una moda animal-free: una svolta che il Gruppo ha iniziato già nel 2016, con l’eliminazione delle pellicce da tutte le collezioni, anche grazie all’intervento di associazioni animaliste come LAV e PETA.

Armani, dopo le pellicce stop anche alla lana d’Angora in tutte le collezioni

In 39 delle sue 46 edizioni internazionali di ELLE, forse la più importante e influente rivista al mondo dedicata alla moda, non appariranno più le pellicce. Una svolta epocale per l’iconico magazine, in linea con la decisione di tantissimi brand d’alta moda di ridurre ed eliminare quanto prima l’utilizzo di pelliccia nelle loro collezioni. Ormai da qualche anno, il mondo della moda sta prendendo le distanze dallo sfruttamento animale e possiamo considerare come il simbolo di questa rivoluzione la Vegan Fashion Week. Inaugurata nel 2019 a Los Angeles con il claim “cruelty-free is the nex luxury”, ha segnato il punto di svolta. Il nuovo trend, seguito tanto dai più grandi stilisti del mondo quanto dalle case di moda del “fast fashion”, è l’animal free: i tessuti bandiscono lo sfruttamento animale per rispondere alle richieste di un mercato sempre più attento alla questione etica.

Elle International dice addio alla pubblicità di pellicce, una svolta epocale nel mondo della moda

Si chiama paradosso della carne ed è il disagio che moltissime persone provano nel consumare carne, consapevoli della crudeltà che comporta, ma che viene letteralmente messo da parte nel momento in cui si è al supermercato o ci si siede a tavola. Una strategia psicologica illustrata perfettamente nello spot televisivo che sarà lanciato a febbraio da Viva! – importante associazione animalista britannica – e che invita a fare la connessione tra quello che mangiamo e la sua provenienza. 

Parola d’ordine: fare la connessione. Arriva in tv lo spot per riflettere sul consumo di carne

Continuiamo a parlare di spot, ma torniamo in Italia: quello lanciato da Parmigiano Reggiano, in poche ore è riuscito a far indignare mezza Italia, tanto che moltissime persone e pagine social stanno prendendo le distanze dal brand. Molte le critiche per il messaggio sullo sfruttamento del lavoro: nel video incontriamo Renatino, dipendente di Parmigiano Reggiano, che dice di lavorare in azienda da quando aveva 18 anni – 365 giorni l’anno, quindi senza mai un giorno di riposo – e  di essere felice così. In pochi, però, si sono accorti delle immagini surreali che vorrebbero far credere a mucche e vitelli felici e coccolati. Ma il web non perdona, e aziende come Parmigiano Reggiano, oggi devono fare i conti con immagini reali documentate da associazioni come Essere Animali e Animal Equality, diffuse da anni attraverso la rete.

A giovedì prossimo con le notizie della settimana!


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