Nuova edizione di VEGANOK TG NEWS realizzata da Francesca Ricci in collaborazione con OSSERVATORIO VEGANOK. Ecco tutte le notizie della settimana e gli approfondimenti.
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Entro il 2022 solo vino 100% vegetale per il colosso britannico della GDO Marks & Spencer , si tratta della prima volta in cui un gigante della grande distribuzione fa una scelta di questo tipo, rendendo vegan la totalità dei vini sugli scaffali. L’azienda ha dichiarato che già da anni hanno visto cambiamenti radicali perfino nelle aree più tradizionali come la Francia e la Spagna. Ma quando un vino è vegan? Secondo Il disciplinare VEGANOK il più diffuso in Italia, per gli alcolici non è consentito l’uso di prodotti di origine animale per la chiarificazione e stabilizzazione del prodotto come ad esempio albumina, caseina, colla di pesce, gelatine animali. “Non è consentito l’uso di colle, inchiostri, lubrificanti di origine animale o qualsiasi altro materiale non vegetale per l’etichettatura e il confezionamento del prodotto e l’etichetta non deve contenere indicazioni che fanno riferimento ad abbinamenti del vino con piatti di origine animale”. Continua a leggere la notizia qui:
Mercati: entro il 2022 solo vino 100% vegetale per il colosso britannico della GDO Marks & Spencer
I green claim, o claim ambientali, sono le affermazioni dirette a suggerire o, comunque, a lasciar intendere o anche solo ad evocare il minore o ridotto impatto ambientale del prodotto o servizio offerto. Biodegradabile, ecosostenibile, ecocompatibile, a ridotto impatto ambientale, eco friendly. Decine di claim sbarcati su detersivi, cosmetici, prodotti alimentari, mangimi, ma anche sui loro imballi, e persino sulle shopper. Nell’ultimo decennio i claim ambientali, infatti, sono diventati un importante strumento pubblicitario in grado di condizionare significativamente le scelte di acquisto dei consumatori, sfruttando la loro accresciuta sensibilità verso le problematiche ambientali. Continua a leggere la notizia qui:
Green claim: come, cosa e perché
Ottime notizie per Beyond Meat, start up fondata nel 2009 in California e famosa a livello globale per i suoi sostituti 100% vegetali di carne e derivati: l’azienda ha rivelato di aver raggiunto un reddito netto di 4,1 milioni di dollari nel suo terzo trimestre, terminato lo scorso 28 settembre. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno i ricavi netti di Beyond Meat sono aumentati del 250%, il che rende l’azienda ufficialmente una società redditizia. Ci sono anche aziende giovanissime come Joy food con i suoi straccetti di carne vegetale, no gluty gli affettati vegan gluten free, e Sayve con i suoi formaggi vegetali che stanno conquistando negozi biologici e grande distribuzione in italia ma anche in Europa e America. Continua a leggere la notizia qui:
Beyond Meat: ricavi netti aumentati del 250% rispetto allo scorso anno
Svolta animalista a Buckingham Palace: la Regina Elisabetta II non comprerà più pellicce vere, diventando verosimilmente un modello da seguire per le case di moda e per i sudditi Anche se nella nota ufficiale diffusa da Buckingham Palace si chiarisce che la sovrana continuerà a utilizzare le pellicce già in suo possesso pur senza acquistarne di nuove, siamo di fronte a una scelta importante, che può diventare un esempio sia per le case di moda che per le persone “comuni” In realtà, Elisabetta II non è il primo reale inglese a evitare questa tipologia di abbigliamento: anche Meghan Markle, moglie del principe Harry, ha scelto di non indossare pellicce vere per motivi etici. Continua a leggere la notizia qui:
La Regina Elisabetta II, a 93 anni, dice addio alle pellicce
A giovedì prossimo con la rassegna settimanale.

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