Nuova edizione della rassegna settimanale di VEGANOK TG NEWS e OSSERVATORIO VEGANOK. Ecco tutte le notizie della settimana e gli approfondimenti.
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La Grecia dice STOP alla macellazione di cavalli, dal 29 luglio è legge, i cavalli sono ora considerati come cani e i gatti, è vietato quindi il loro uso nella produzione di carne, pellame, medicinali e prodotti vari. Il divieto è inserito in un emendamento alla legge del 2012, la 4711 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale greca il 29 luglio 2020. Questo è il risultato delle lunghe battaglie portate avanti dalle associazioni greche per la salvaguardia dei cavalli, in particolare nel contesto dell’emergenza Covid-19 e degli scandali della carne equina con i relativi pericoli per la salute umana, queste sono riuscite prima a fare pressione sul ministro dell’agricoltura e poi a ottenere il favore del parlamento. Renata Balducci Presidente Associazione Vegani Italiani Onlus ha dichiarato alla stampa: “Importantissima tappa nel cammino per il riconoscimento dei diritti animali. Un risultato davvero rilevante che vogliamo diventi realtà anche nel nostro paese. Continua a leggere la notizia qui:
Grecia: stop alla macellazione dei cavalli
L’origine italiana rassicura e rappresenta per i consumatori, una garanzia sugli acquisti alimentari. Un prodotto alimentare su quattro venduto in supermercati e ipermercati sottolinea in etichetta la sua italianità. Ottime performance per i prodotti Dop e Docg, con sell-out cresciuti rispettivamente di +7,1% e +4,8%. Dietro questo trend non ci sono solo le norme che hanno introdotto l’indicazione obbligatoria dell’origine della materia prima per diversi alimenti come pomodoro e pasta ma la necessità dei produttori di lavorare sul binomio qualità-made in Italy. Continua a leggere la notizia qui:
L’Italia nel carrello genera un valore di 7,4 mld di euro
Uno studio congiunto dell’Organizzazione internazionale del lavoro e della Inter-American Development Bank (Banca interamericana di sviluppo) ha analizzato le opportunità di transizione verso sistemi più sostenibili in America Latina e nei Caraibi: è emerso che la decarbonizzazione, o una transizione verso un’economia a emissioni zero, creerebbe in questa area geografica 22,5 milioni di posti di lavoro entro il 2030 – 19 milioni dei quali andrebbero a sostenere la produzione alimentare a base vegetale. La necessità di decarbonizzare l’economia deriva dall’urgenza di gestire la crisi climatica, i cui effetti sono stimati a $ 100 miliardi all’anno (nella regione presa in esame) entro il 2050 a causa a fattori come l’innalzamento delle temperature. Continua a leggere la notizia qui:
Lo studio: “Una produzione alimentare plant-based potrebbe creare 19 milioni di nuovi posti di lavoro”
l Centro Studi di Fipe-Confcommercio ha pubblicato i dati di una indagine svolta per monitorare l’andamento del settore ristorazione e per analizzare le cause del drastico calo di consumi che ha colpito in maniera drammatica il comparto dei pubblici esercizi. Ciò che emerge è infatti uno scenario poco incoraggiante: sono pochi infatti gli italiani tornati al bar per fare colazione o al ristorante per i pasti. Il 72% non ha ancora mai fatto colazione al bar, il 67,9% un pranzo fuori casa e il 69,4% una cena. La ragione principale che induce a non consumare fuori casa è il timore del contagio: Il covid-19 fa ancora paura per ben il 66,5% degli intervistati. Tra le altre motivazioni che fanno da deterrente ai consumi fuori casa ci sono anche le diverse disposizioni di sicurezza che rendono meno godibile l’esperienza al ristorante (41,5%). Per i lavoratori, l’adozione dello smart working ha di fatto quasi azzerato le occasioni di consumo della colazione, della pausa caffè e del pranzo. Continua a leggere la notizia qui:
Ristorazione: crollo dei consumi fuori casa. Il quadro della situazione
A giovedì prossimo per la rassegna settimanale.

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