Nuova edizione della rassegna settimanale di VEGANOK TG NEWS e OSSERVATORIO VEGANOK. Ecco tutte le notizie della settimana e gli approfondimenti.
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L’antibiotico resistenza (AMR) è un fenomeno potenzialmente molto pericoloso per la salute pubblica e si presenta quando batteri, virus e altri organismi sviluppano una resistenza ai farmaci che usiamo per combatterli, ad esempio gli antibiotici. La resistenza può insorgere sia nell’uomo che negli animali e si verifica quando un agente patogeno è esposto ripetutamente nel tempo a un agente antimicrobico che non lo uccide. Sebbene l’antibiotico resistenza sia un fenomeno che avviene anche in natura, a causa delle mutazioni genetiche che gli agenti patogeni subiscono normalmente, l’uso inappropriato degli antimicrobici – anche nel settore zootecnico – ha un ruolo importante nella sua diffusione.
Allevamenti e antibiotico resistenza: il legame
L’alimentazione vegan attrae una fetta sempre più ampia di consumatori: il lento ma costante incremento delle vendite in questo settore va attribuito non solo ai consumatori vegetariani e vegani, ma anche al consumatore flexitarian, cioè colui che ha diminuito in maniera considerevole l’acquisto di prodotti di origine animale in favore di alimenti plant-based per motivazioni salutistiche e ambientali. Cosa c’è dentro al carrello di chi sceglie l’alimentazione 100% vegetale? Per eliminare l’alone di “mistero” che circonda il carrello di un vegano, abbiamo deciso di fare una sorta di “tour virtuale” tra le corsie di un supermercato, per individuare gli alimenti che sicuramente non mancano all’interno di una spesa vegan-friendly.
Carrello vegan: cosa c’è dentro?
Partiamo con un’affermazione certa: mentre tutti i prodotti vegani sono vegetali, non tutti i prodotti vegetali sono anche vegani. Questi due termini sono utilizzati spesso (ed erroneamente) come sinonimi, ma hanno delle accezioni ben diverse. La scelta vegan è strettamente legata a motivazioni di carattere etico e non riguarda solo l’alimentazione: se è vero che un vegano consuma soltanto alimenti 100% vegetali, è altrettanto vero che questa scelta si estende a ogni ambito della vita, con lo scopo di evitare la morte e lo sfruttamento degli animali non umani in qualsiasi contesto. Il vegano è colui che ha interiorizzato una visione non specista dell’esistenza in una dimensione in cui la specie di appartenenza non rappresenta un privilegio. Diverso è il discorso per chi adotta un’alimentazione vegetale senza abbracciare la filosofia vegan: le motivazioni possono riguardare la tutela della propria salute o la sostenibilità ambientale, e non avere niente a che fare con una visione antispecista del mondo.
Vegan e vegetale significano la stessa cosa? Lo standard europeo
Proprio i consumatori consapevoli, che non sono necessariamente vegani o vegetariani, stanno contribuendo ad una crescita vertiginosa del mercato delle alternative della carne. In questo contesto, anche la pandemia da Coronavirus che ha colpito il mondo all’inizio dell’anno, ha contribuito in maniera considerevole ad accelerare lo shift verso le alternative alla carne: la paura del contagio e di una possibile connessione con il consumo di prodotti di origine animale è alla base del cambiamento repentino dei consumi a cui si è assistito in questi mesi. Anche nel nostro paese si è registrato un calo del 30% del consumo di carne bovina, con un ridimensionamento della produzione e un calo considerevole delle macellazioni.
Gli analoghi della carne: che ruolo hanno nella rivoluzione vegetale?
A giovedì prossimo con la rassegna settimanale.

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