Nuova edizione della rassegna settimanale di VEGANOK TG NEWS e OSSERVATORIO VEGANOK. Ecco tutte le notizie della settimana e gli approfondimenti.
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Anche se quello che ci aspetta sarà un Natale sotto tono e inconsueto, una cosa è certa: panettoni e pandori non mancheranno sulle tavole degli italiani. A dirlo è un’indagine di mercato di Federconsumatori, che ormai da quattro anni monitora l’andamento dei consumi nel periodo delle festività. Sempre più produttori puntano anche ai consumatori che scelgono di diminuire il proprio consumo di proteine animali, lanciando referenze 100% vegetali. Sul fronte della produzione artigianale 100% vegetale, si sta lavorando per l’immissione sul mercato di prodotti semilavorati che possano fornire a pasticcerie, panetterie e locali una valida base da cui partire per creare la propria linea di dolci di Natale 100% vegetali. Continua a leggere la notizia qui:
Natale 2020: gli italiani non rinunciano al panettone; ecco le aziende che puntano sul vegan
Niente più carne di manzo e di agnello nelle mense dell’Università di Oxford, in nome della lotta al cambiamento climatico: questa è la mozione approvata con la maggioranza di due terzi dal consiglio studentesco in queste settimane. Una mossa che vuole essere la spinta per contribuire a raggiungere l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni di carbonio del 50% entro il 2030, prefissato da tempo dall’Università inglese. Continua a leggere la notizia qui:
Oxford: gli studenti dicono “no” alla carne di manzo e agnello per fermare il cambiamento climatico
La Brexit consentirà al Regno Unito di diventare il primo paese in Europa a vietare l’esportazione di animali vivi per la macellazione e l’ingrasso. Con l’uscita formale dall’Unione Europea, che avverrà il 31 dicembre 2020, il Regno Unito non dovrà più sottostare alle rigide norme dell’UE, che di fatto impediscono qualsiasi modifica a questi viaggi. Parliamo di una pratica che coinvolge ogni anno milioni di animali vivi tra bovini, suini, equini (e un numero impressionante di volatili), trasportati all’interno dell’Unione Europea e verso paesi terzi, in condizioni terribili. Ammassati in spazi angusti per molte ore o addirittura giorni, spesso senza cibo né acqua per tutta la durata del trasporto, gli animali giungono a destinazione già feriti, stressati e sofferenti, per poi essere inevitabilmente macellati. A questo si aggiunge che tantissimi muoiono durante il trasporto, provati da una prolungata situazione di estremo disagio. Continua a leggere la notizia qui:
Si chiama The Chicken ed è il primo ristorante al mondo in cui è possibile mangiare carne coltivata in laboratorio. Siamo vicino a Tel Aviv, nel sobborgo Ness Ziona, dove la start-up SuperMeat ha aperto un locale in cui servire ai clienti carne di pollo “vera” ottenuta da cellule staminali, senza però l’uccisione degli animali. Il ristorante è unico nel suo genere, non solo perché dà per la prima volta l’opportunità a un pubblico vasto di provare questo prodotto, ma anche perché i clienti possono assistere “in diretta” alla sua produzione. Continua a leggere la notizia qui:
A giovedì prossimo con la rassegna settimanale.

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