Nuova edizione della rassegna settimanale di VEGANOK TG NEWS e OSSERVATORIO VEGANOK. Ecco tutte le notizie della settimana e gli approfondimenti.
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Questo 2021 si è aperto con un record di adesioni al Veganuary, un’iniziativa globale che dal 2014, invita le persone a mangiare vegetale per il mese di gennaio. Quest’anno l’iniziativa ha coinvolto un picco di quasi 600.000 persone nel mondo e oltre 30.000 solo in Italia. Numerose aziende, influencer e personaggi dello spettacolo hanno supportato questa sfida vegana di un mese. L‘Italia si è piazzata al settimo posto nel mondo in termini di numero di partecipanti al’iniziativa. Milano è arrivata quarta come la città con il maggior numero di partecipanti dopo Londra, Santiago e Bogotà. Continua a leggere la notizia qui:
Food vegetale: una crescita inarrestabile
Consumare carne rossa e lavorata ha un forte impatto sulla salute, anche a livello economico. A dimostrarlo il report “L’insostenibile impatto della carne in Italia”, pubblicato di recente in esclusiva da ilfattoquotidiano.it, e realizzato per LAV da Demetra, società che si occupa di ricerca scientifica e sostenibilità. Lo studio analizza i costi “nascosti” del consumo di carne in Italia, che vanno ben oltre il prezzo riportato in etichetta e riguardano i danni ambientali e sanitari che ogni anno pesano sulle tasche dei cittadini. Gli italiani pagano 36,6 miliardi di euro per i danni causati alla salute pubblica e all’ambiente, indipendentemente che scelgano o meno di consumare carne e derivati. Continua a leggere la notizia qui:
Consumo di carne e malattie: ogni anno gli italiani perdono 2,3 giorni di vita in salute
Aumenta la popolarità degli alimenti plant-based in Cina, mentre cala la richiesta di carne. Secondo il Guardian, il Paese più popoloso del mondo sembra di fronte a un’ inversione di rotta rispetto alla tendenza degli ultimi anni, che ha visto crescere i consumi di carne (soprattutto di maiale) come simbolo della nuova ricchezza della classe media. Ma negli ultimi due anni, e in particolare dopo lo scoppio della pandemia da Covid-19, i sostituti della carne a base vegetale hanno suscitato l’interesse dei consumatori più giovani, sempre più attenti alla questione ambientale e alla connessione tra consumo di carne e rischi per la salute. Continua a leggere la notizia qui:
Cina, spopola la carne vegetale: l’86% dei consumatori l’ha provata almeno una volta
La carne ha un prezzo “nascosto” che va ben oltre quello riportato in etichetta: per esempio, al prezzo di un hamburger di manzo da 100 g, si dovrebbero aggiungere 1,9 euro per compensare i danni ambientali della produzione, e 54 centesimi per la spesa sanitaria; in tutto, si tratta di 19 euro in più al chilo. Lo stesso vale per un chilo di carne di maiale lavorata come salumi e insaccati: 19 euro in più, di cui 14 andrebbero a compensare le spese sanitarie, e 5 le spese legate al danno ambientale. La carne di maiale fresca, invece, avrebbe un sovrapprezzo al chilo di 10 euro (4,9 di costi ambientali, 5,4 di sanitari), mentre la carne di pollo “solo” di 5 euro. Continua a leggere la notizia qui:
Carne, in Italia danni ambientali per almeno 6,3 miliardi di euro. Ma l’UE continua a finanziare gli allevamenti
A giovedì prossimo con la rassegna settimanale.

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