Nuova edizione della rassegna settimanale. Ecco tutte le notizie della settimana e gli approfondimenti.
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Ogni persona che vive in un Paese che fa parte del G7 – quindi Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti – causa ogni anno la perdita di quasi quattro alberi, molti dei quali nelle foreste tropicali che ospitano la fauna selvatica. Il motivo? La richiesta e il consumo di prodotti come caffè, cioccolato, olio di palma e carne. A rivelarlo è uno studio pubblicato di recente sulla rivista scientifica Nature Ecology and Evolution, e realizzato per mappare il quadro della deforestazione a livello globale associata al commercio internazionale. Continua a leggere la notizia qui:
Studio: la fame occidentale di cacao, caffè e carne tra le prime cause di deforestazione
Qual è la capitale vegan-friendly d’Italia? Myprotein (una piattaforma che commercializza prodotti veg) ha stilato una classifica basata sul numero di attività di ristorazione e negozi vegan-friendly presenti nelle principali città italiane. La graduatoria porta in testa Roma che ospita il maggior numero di ristoranti e negozi. Quasi 250 locali dedicati a questo tipo di cucina di cui 16 esclusivamente vegani e altri 147 che hanno almeno un’alternativa plant-based. Seguono a ruota Torino, Milano, Venezia e Bologna. Continua a leggere la notizia qui:
Roma capitale vegan friendly d’Italia: l’intervista
Il 6 aprile si celebra in Italia e nel mondo il Carbonara Day – promosso dai pastai di Union food e da Ipo (International Pasta Organization) con il sito We Love Pasta – per rendere omaggio a uno dei piatti italiani più famosi. Le origini di questa ricetta romana risalgono al Secondo dopoguerra e da allora sono state decine le rivisitazioni, più o meno apprezzate, della ricetta originale. Quello che è certo è che questo piatto è uno dei simboli dell’Italia nel mondo, tanto che ad oggi l’hashtag #Carbonara conta oltre 1.4 milioni di post su Instagram. Continua a leggere la notizia qui:
Carbonara day 2021: rivisitare in chiave vegetale i piatti della tradizione si può
Menu a domicilio e food delivery saranno i grandi protagonisti della Pasqua 2021, bloccata dalle restrizioni anti Covid. Quella del cibo da asporto è una tendenza che ha preso piede necessariamente nel 2020, e che si è consolidata nel tempo, portando ristoranti e locali a offrire ai clienti una nuova esperienza di consumo. Solitamente, circa 7 milioni di italiani scelgono di consumare il pranzo di Pasqua al ristorante; quest’anno, come sappiamo, non sarà possibile mangiare fuori casa, ma restano attivi in tutta Italia i servizi di delivery e take away. Non mancheranno anche i menu creati ad hoc dagli chef, per garantire ai consumatori portate “da ristorante” anche tra le mura domestiche. Continua a leggere la notizia qui:
Pranzo di Pasqua 2021: in lockdown, tra delivery e take away

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