Bio Bank, la banca dati del biologico italiano dal 1993, ha da poco pubblicato la rassegna Vetrina Bio Bank 2020, nella quale vengono mostrati i trend di quest’anno in fatto di alimentazione e cosmesi biologica. In questo particolare momento storico è stato individuato come “megatrend” comune a entrambi i settori il “ritorno all’essenziale”, proprio a causa della pandemia che ha bloccato pressoché tutte le attività per diverse settimane. Per quanto riguarda il settore food, sono stati individuati alcuni trend trasversali – validi sia per la cosmesi che per l’alimentazione – e 10 trend per gli alimenti legati ai temi della sostenibilità e della salute, sui quali negli ultimi mesi si sono puntati i riflettori da parte dei produttori ma che hanno anche indirizzato le richieste da parte dei consumatori.
Tra i trend trasversali individuati quest’anno, impossibile non fare riferimento al “veg”: vegetariani e vegani sono sempre di più – i dati Eurispes 2020 parlano dell’8,9% della popolazione italiana, un massimo storico – e le aziende in ogni contesto si stanno adattando a questo cambiamento dei consumi. Il futuro è plant-based e lo dimostra la richiesta crescente di alimenti e prodotti per la cura della persona che siano animal-free e sostenibili, tanto più che già da ora le diete 100% vegetali stanno diventando il “new normal” anche per i consumatori che non hanno abbracciato la scelta di vita vegana, ma che scelgono referenze plant-based nella loro routine alimentare e non solo.
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Con riferimento all’alimentazione, invece, i trend individuati ruotano tutti attorno ai concetti di sostenibilità, salute e semplicità.
- Basico: si fa strada la ricerca di alimenti semplici, quanto più possibile naturali e privi di ingredienti “dannosi”. Non solo ingredienti di origine biologica, ma anche ricette “pulite” e processi “gentili” di lavorazione degli alimenti, per mantenere inalterate le proprietà nutritive. Una tendenza in linea con altre ricerche di mercato, secondo le quali spopola il trend del “clean label”: prende piede un po’ ovunque il trend delle etichette formulate in modo da mettere in evidenza la presenza di ingredienti naturali, più sani e meno lavorati, in contrapposizione ad alimenti altamente trasformati e dagli ingredienti difficilmente riconoscibili in etichetta.
- Superfood: non esiste un elenco ufficiale di “supercibi” che vantano molteplici proprietà benefiche per la salute, ma quello che è certo è che la tendenza healthy di questi anni ha portato alla diffusione di stili di vita più sani insieme alla maggiore consapevolezza della connessione tra cibo e salute; così, i consumatori hanno iniziato a introdurre nella propria alimentazione questi alimenti-ingredienti aumentandone in maniera esponenziale la richiesta e le vendite. Secondo gli esperti, il mercato di questi alimenti a livello globale dovrebbe raggiungere un valore di 209,1 miliardi di dollari entro il 2026, aumentando con una crescita di mercato del 7,3% CAGR durante il periodo di previsione.
- Germogliati: i germogli – di cereali, legumi o altre specie vegetali – sono il “cibo attivo” per eccellenza, ricchi di sostanze attive e biodisponibili. Da alimento della tradizione orientale a ingrediente attivo nelle ricette, tanto che le aziende li impiegano sempre più frequentemente all’interno di pane, fette biscottate, biscotti, zuppe, barrette e non solo.
- Cibo crudo: si parla di cibo lavorato a basse temperature (entro i 40°C), essiccato o disidratato, e che per questo conserva intatte tutte le proprietà nutrizionali. È noto anche come “raw food” e fa parte del filone dei cibi germogliati, basici e fermentati, che rientrano a pieno titolo nel concetto di healthy food e che riscuotono sempre maggiore richiesta da parte dei consumatori.
- Ricco di: largo a proteine vegetali, fibre, vitamine e minerali; non solo per coloro che abbiano scelto uno stile di vita vegan, ma come trend generale che rispecchia uno stile di vita sempre più improntato alla ricerca di alimenti benefici per la salute.
- Grani antichi: secondo i dati riportati da Bio Bank, a livello globale negli ultimi 20 anni è cresciuto del 250% l’impiego di antiche varietà di grano per produrre pasta, pane, pizza e prodotti da forno. I motivi, ancora una volta, sono da ricercarsi nel concetto di healty food, dal momento che questi grani non hanno subito modifiche genetiche, contengono meno glutine, sono meno raffinati – perché macinati a pietra – e possiedono un profilo nutrizionale migliore rispetto ad altre varietà. In più, tutelano la biodiversità e promuovono la filiera corta.
- Senza: è il momento del “free from” e i dati lo confermano già da tempo; i claim “senza coloranti”, “senza olio di palma”, “senza grassi idrogenati”, “senza glutine”, “senza zucchero” sono importanti e danno al consumatore una garanzia in più, indirizzando le scelte di acquisto. Importante anche il trend del “lactose free”, complice l’aumento del numero di consumatori intolleranti a lattosio e proteine del latte, ma anche semplicemente una maggiore attenzione rispetto agli ingredienti di un determinato prodotto.
- Biodinamico: sempre più richiesti anche in Italia, i prodotti biodinamici sono considerati l’eccellenza del biologico, alimenti coltivati secondo precisi principi scientifici e non; mentre molte aziende passano al bio per soddisfare le richieste dei consumatori, le aziende che operano già nel biologico da tempo fanno un salto di qualità, con 4500 aziende in Italia ad aver compiuto questa scelta.
- Etico: i consumatori sono sempre più attenti alla provenienza di quello che acquistano, ai metodi di lavorazione e soprattutto al rispetto di precisi standard etici: non più solo la tutela dell’ambiente, ma anche quella dei lavoratori è un requisito imprescindibile per l’acquisto.
- Piatti pronti: l’offerta è sempre più ampia e articolata e i consumatori scelgono piatti pronti – spesso solo da scaldare – per comodità e praticità. Zuppe, burger, cereali e legumi, paté e sughi sono solo alcune delle referenze disponibili, che i consumatori acquistano sempre più spesso, ma sempre con attenzione alle etichette e agli ingredienti.
Vetrina Bio Bank 2020: la qualità è VEGANOK
In Vetrina Bio Bank 2020, che presenta 126 prodotti alimentari biologici di grandi e piccole aziende come “novità ed eccellenze”, non mancano referenze di realtà che abbiano scelto di aderire al disciplinare VEGANOK per i loro prodotti, il che garantisce che siano vegani e cruelty-free sia negli ingredienti che nel packaging.
- Felicia (Molino Andriani)
- Cicioni (distribuito da Euro Company)
- Ribe Bio
- Gustovivo
- Bio’s

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