chiusura macello carne di cane

Vietnam: macello e ristorante di carne di cane chiude dopo 20 anni

Il proprietario abbandona il commercio di carne di cane e si unisce al programma Models for Change

Una notizia che accende la speranza arriva dal Vietnam: nella provincia di Dong Nai un macello e ristorante di carne di cane attivo da oltre vent’anni ha chiuso. Il cambio di rotta è stato possibile grazie al programma Models for Change di Humane Society International (HSI) che, dal 2022, sostiene la transizione verso attività più etiche e sostenibili per chi opera nel controverso commercio di carne di cane e gatto.

Il protagonista di questa svolta, il quarantenne Dao Van Cuong, ha deciso di abbandonare il commercio e iniziare una nuova vita. Con il supporto economico e la guida di HSI, Cuong avvierà un’attività di vendita di vernici e bombole di gas per uso domestico. Un cambio radicale, motivato da un profondo disagio interiore: “Per nove anni ho ucciso cani e polli, li ho macellati e serviti ai miei clienti. I soldi vanno bene, ma questo lavoro non mi rende per niente felice. Non voglio più uccidere questi animali, mi fa sentire male”, ha dichiarato.

allevamenti cani
Credit: Humane Society International

Un commercio tra crudeltà e illegalità

Il commercio di carne di cane in Vietnam non è formalmente vietato, ma è sempre più criticato, sia per le gravi sofferenze inflitte agli animali sia per le implicazioni sanitarie legate alla diffusione della rabbia. Nonostante il consumo sia in declino e limitato a una minoranza della popolazione (solo il 24% ha mangiato carne di cane nell’ultimo anno, secondo un sondaggio condotto da Nielsen tra agosto e settembre 2023 su commissione di HSI), il commercio rimane radicato in alcune province come Dong Nai, dove si contano ancora circa 500 ristoranti che offrono carne di cane e gatto.

Spesso gli animali destinati ai macelli vengono rubati da case private o catturati con metodi brutali, e durante il trasporto vengono stipati in gabbie minuscole, affrontando ore di sofferenza senza cibo né acqua. Molti muoiono per disidratazione, soffocamento o lesioni prima ancora di arrivare al macello, al mercato o al ristorante. Sebbene la vendita e il consumo di carne di cane non siano illegali in Vietnam, il trasporto interprovinciale non regolamentato di cani è illegale dal 2009, e il furto di animali domestici dal 2016 è considerato un reato.

commercio carne di cane
Credit: Humane Society International

Una giornata simbolica

L’ultimo giorno di attività del macello di Cuong ha segnato un momento di speranza mentre gli ultimi sedici cani presenti nella struttura sono stati salvati da HSI. Gli animali, terrorizzati e in condizioni precarie, sono stati trasferiti in una struttura temporanea dove stanno ricevendo cure veterinarie, inclusi vaccini e sterilizzazioni. Molti di loro hanno il pelo pieno di nodi, disturbi alla pelle e infezioni agli occhi, ma il team di HSI sta facendo di tutto per farli tornare il salute ed è possibile sostenere le cure con un piccolo contributo così che presto saranno pronti per l’adozione.

“Questi cani erano chiaramente terrorizzati quando li abbiamo trovati. Hanno passato un’odissea e sono stati a un passo dalla morte per il commercio di carne di cane, ma fortunatamente siamo riusciti a salvarli in tempo. Per questi cani, il commercio di carne è finito e nessun altro cane dovrà mai più soffrire e morire in questa struttura. Ma per i milioni di altri cani che continuano a soffrire in tutto il Vietnam, e per i milioni di cittadini la cui salute è messa a rischio dalla diffusione della rabbia e di altre malattie, continueremo a lavorare attivamente con l’obiettivo di porre fine a questo commercio crudele e pericoloso”, ha dichiarato Phuong Tham, direttrice di HSI Vietnam.

HSI salvataggio cani
Credit: Humane Society International

Un modello per il cambiamento

Il programma Models for Change dell’organizzazione per la protezione degli animali Humane Society International offre alternative economiche a chi decide di abbandonare il commercio di carne di cane. In Corea del Sud, dove il programma è attivo dal 2015, HSI ha già aiutato diciotto allevamenti a chiudere, salvando più di 2.500 cani e permettendo agli allevatori di avviare attività più sostenibili, come la coltivazione di peperoncini o prezzemolo.

In Vietnam il progetto è parte integrante della strategia nazionale per eliminare la rabbia entro il 2030, un obiettivo sostenuto da organizzazioni internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il commercio di carne di cane, infatti, rappresenta un rischio per la salute pubblica: la rabbia uccide oltre 70 persone all’anno in Vietnam ed è, in quasi tutti i casi, trasmessa attraverso il morso del cane o in seguito all’uccisione, la macellazione o il consumo di cani.

Nguyen Truong Giang, Direttore del Dipartimento di Produzione dei Mezzi di Sussistenza e Salute Animale della Provincia di Dong Nai, ha sottolineato l’importanza del programma: “Per affrontare la rabbia, dobbiamo intervenire su tutte le modalità con cui questa malattia si diffonde in Vietnam. È chiaro che il commercio di carne di cane contribuisce alla diffusione del virus, ed è per questo che siamo felici di lavorare con il programma Models for Change di HSI per aiutare i lavoratori del commercio di carne di cane e gatto a passare a mezzi di sussistenza migliori e più sicuri per sé stessi e per le loro comunità”.

Una luce in fondo al tunnel

Il Vietnam sta vivendo un cambiamento culturale significativo. Il 64% dei vietnamiti è favorevole a un divieto sul consumo di carne di cane, e iniziative come Models for Change stanno accelerando questa transizione. La chiusura del macello di Cuong è un segnale positivo per un futuro più etico in cui nessun cane o gatto dovrà più soffrire per il consumo umano.

Credit immagine di copertina: Humane Society International

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