Vivisezione: slitta il voto

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Ancora aperte le possibilità per l’articolo 14 della Legge Comunitaria 2011: infatti, il voto, in programma ieri, è stato posticipato. Ora non resta che aspettare mercoledì 20 per conoscere le sorti di questo fondamentale articolo e della legge che influenzerà il destino dei milioni di animali destinati alla vivisezione. “Votare a favore dell’art.14 della Legge […]

Ancora aperte le possibilità per l’articolo 14 della Legge Comunitaria 2011: infatti, il voto, in programma ieri, è stato posticipato. Ora non resta che aspettare mercoledì 20 per conoscere le sorti di questo fondamentale articolo e della legge che influenzerà il destino dei milioni di animali destinati alla vivisezione.
“Votare a favore dell’art.14 della Legge Comunitaria 2011 riguardo i criteri e i vincoli di recepimento della Direttiva UE 2010/63 sulla sperimentazione animale, nella formulazione già approvata dalla Camera dei Deputati, per sostenere le importanti e irrinunciabili motivazioni etiche e scientifiche che hanno portato alla sua formulazione nonché per la compatibilità con il Trattato Europeo, evitando possibili peggioramenti: in questo modo sarà interpretato il sentimento della stragrande maggioranza degli italiani, l’86% dei quali è contrario alla sperimentazione animale secondo recenti sondaggi. In caso contrario la volontà della maggioranza degli italiani verrebbe tradita e calpestata”. Questo l’appello inviato ai Senatori della XIV Commissione Politiche europee, da parte delle Associazioni Enpa, LAV, Lega del Cane, Leidaa e Oipa – cofondatrici della Federazione italiana Diritti, Animali e Ambiente -, in vista dell’imminente primo voto del Senato che segnerà la sorte dell’importante art.14 della Legge Comunitaria 2011.
A sostegno dell’art.14, le Associazioni rammentano che si sono espressi a favore: il Presidente del Senato Renato Schifani, il Ministro delle Politiche Comunitarie Enzo Moavero e il Sottosegretario alla Salute Adelfio Elio Cardinale, sia alla Camera per la prima approvazione che ora al Senato.
Nel loro appello ai Senatori, le Associazioni chiariscono che: “In questo art. 14 , approvato dalla Camera dei Deputati con il parere favorevole dei Ministri della Salute e degli Affari Europei, e già con il parere favorevole della Commissione Sanità di Palazzo Madama, non si pone la questione Sì o No alla sperimentazione sugli animali ma sono previste alcune restrizioni al recepimento della direttiva. E’ stato contestato che ciò non sarebbe possibile. Inoltre, già oggi l’Italia ha in vigore sul tema una norma, il Decreto Legislativo 116 del 1992 di recepimento della precedente direttiva europea, la 86/609, più restrittiva della direttiva stessa e ciò, oltre ad avere un valore molto importante sul piano normativo, scientifico ed etico, in 20 anni non ha comportato alcuna procedura d’infrazione contro l’Italia. La Direttiva UE in questione non esclude la possibilità di restrizioni al recepimento della direttiva se non su due aspetti previsti esplicitamente dal successivo comma 2 (fornitura animali dall’estero e introduzione di prodotti sperimentati su animali) non toccati dalle previsioni dell’art.14. Se l’Unione Europea avesse voluto effettivamente una norma identica per tutti i 27 Paesi, avrebbe emanato un Regolamento e non una direttiva.”
“Le previsioni dell’articolo 14 sono inoltre compatibili con il diritto comunitario anche in forza delle previsioni del Trattato dell’Unione Europea che per quanto riguarda il recepimento delle direttiva assegna allo Stato membro la possibilità di recepimenti più restrittivi e non più estensivi delle regole previste dalla direttiva stessa. Su questo punto – scrivono nell’appello i Presidenti di Enpa, LAV, Lega del Cane, Leidaa e Oipa – anche autorevoli accademici e giuristi come il prof.Paolo Picozza della II Università di Roma si sono espressi pubblicamente: ‘a meno che non siano direttive self executing come per gli appalti pubblici, gli Stati membri mantengono un ampio potere discrezionale nella operazione di trasposizione della direttiva nel proprio diritto nazionale’, ha scritto il prof.Picozza.
“Inoltre – ricordano le Associazioni – l’Italia è impegnata come gli altri Paesi UE a tener conto degli animali come ‘esseri senzienti’ (in base all’articolo 13 delle Disposizioni generali del Trattato di Lisbona, ratificato ed eseguito con la Legge 2 agosto 2008, n.130). Ciò si pone in linea gerarchica sovraordinata anche alle politiche del mercato interno (articolo 28 ss. TFUE) come in materia di ravvicinamento o armonizzazione delle disposizioni legislative nazionali (articolo 114 TFUE), in materia di ricerca e sviluppo (articolo 179 ss.) e di ambiente (articolo 191 e ss.).”
Leggi l’Appello rivolto dalle Associazioni (Enpa, LAV, Lega del Cane, Leidaa e Oipa) ai Senatori della XIX Commissione politiche UE
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Un commento “Vivisezione: slitta il voto”

  • marco

    dice:

    se la firmo un’altra volta mi bannano! ; )

I commenti sono chiusi.