Volpi e Nutrie assassine

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Prima o poi doveva capitare… Le Volpi e le Nutrie si sono alleate per distruggere l’habitat umano e ucciderci tutti. In Veneto orde di Nutrie hanno lavorato incessantemente per scavare, perforare, distruggere gli argini di canali e fiumi causando poi esondazioni e distruzione sul tutto il territorio. Nonostante l’amorevole cura che l’Umano ha prestato all’ambiente […]

Prima o poi doveva capitare… Le Volpi e le Nutrie si sono alleate per distruggere l’habitat umano e ucciderci tutti.
In Veneto orde di Nutrie hanno lavorato incessantemente per scavare, perforare, distruggere gli argini di canali e fiumi causando poi esondazioni e distruzione sul tutto il territorio.
Nonostante l’amorevole cura che l’Umano ha prestato all’ambiente in tutti questi anni, c’è chi giura di aver visto Volpi aprire cave di ghiaia, tombinare fossi e canali di scolo, impedire agli Umani di buona volontà di ripulire argini e rive dei fiumi, e sfasciare un po’ ovunque il fragile equilibrio idrogeologico veneto.
Una scolaresca in visita didattica ha anche avvistato un gruppo di Nutrie sfaccendate intente ad urinare in un fiume nel tentativo di inquinarne le acque così ben salvaguardate dalle industrie umane.
Fortunatamente la società civile si sta mobilitando e già sono state costruite trincee (vedi foto) e garitte lungo i principali fiumi patrii per contrastare questo infame attacco.
Chiaramente preoccupati gli intrepidi paladini della natura: i cacciatori, che ora accusano gli animalisti di essersi venduti al nemico e di aver tramato contro la specie umana (ad alcuni le Nutrie pare abbiano promesso delle tane di due o tre locali con vista Piave a tassi agevolati).
Meno male che ci sono loro, altrimenti saremmo invasi da questi terribili Animali che tra l’altro non parlano nemmeno la nostra lingua.
Di seguiti un articolo sull’argomento:
Volpi e nutrie rompono gli argini in Veneto
Federfauna accusa gli animalisti

Tra le cause delle gravi inondazioni in Veneto ci sarebbe anche l’azione di volpi e nutrie, che costruiscono le loro tane in corrispondenza degli argini, facendoli crollare. A dire ciò, come riferisce il portale web BigHunter.it, è stato l’ex direttore della Protezione Civile Guido Bertolaso il 10 novembre scorso, quando ha riferito alla Camera dei Deputati sui recenti eventi alluvionali. Bertolaso avrebbe sottolineato che nessuno ha mai dato alle autorità competenti gli strumenti per intervenire ed eliminare le tane.
Immediata la reazione di Sergio Berlato, FederFauna e Confavi, che hanno rimbalzato tale responsabilità agli animalisti, colpevoli di far saltare sistematicamente i piani di controllo delle amministrazioni per ridurre la massiccia presenza di questi animali.
«I provvedimenti – scrive in una nota Federfauna – sono sempre stati avversati dalle associazioni animaliste, prima fra tutte la Lac, ma anche l’Enpa, la Lav ed altre, che hanno presentato in piu’ occasioni ricorsi al Tar ed ottenuto talvolta la sospensione degli stessi».
Essendoci specifici articoli del Codice Penale tesi a punire chi cagiona una inondazione, ma anche chi, con la propria azione od omissione colposa, fa sorgere o persistere il pericolo di un disastro, FederFauna e Confavi hanno deciso di presentare un esposto presso tutte le Procure competenti, per chiedere alla Magistratura di accertare tali responsabilità. 
www.lastampa.it/lazampa/girata.asp?ID_blog=164&ID_articolo=1902&ID_sezione=339&sezione=News
Fonte:  www.veganzetta.org
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News Inserita da Daria Mazzali
Redazione Promiseland.it

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6 commenti su “Volpi e Nutrie assassine”

  • licia

    dice:

    e che dire dei lombrichi? per fortuna nelle zone più avanzate d’italia riescono a sommergerli di rifiuti.. 🙁

  • Annalisa Ruffo

    dice:

    Questo il Comunicato stampa della LAV del 22 novembre 2010
    VENETO, ALLUVIONI. DATI ARPAV CONFERMANO: TERRITORIO VITTIMA DI EVENTI ATMOSFERICI STRAORDINARI.
    LAV: BASTA RICERCA CAPRI ESPIATORI. I RESPONSABILI NON SONO LE NUTRIE O LE VOLPI
    “La LAV invita a dare spazio all’indagine scientifica per accertare le cause del disastro che ha colpito il Veneto, e a non cedere alla tentazione di ricercare capri espiatori cui addossare le colpe delle recenti alluvioni”.
    Questa la reazione dell’Associazione all’iniziativa dei consiglieri regionali della Lega Nord, che hanno proposto la spesa di 750 mila Euro per favorire la caccia nei confronti delle nutrie, ritenute responsabili di aver indebolito gli argini, poi franati in seguito alla violenza delle piogge delle scorse settimane.
    Per capire per quale motivo migliaia di cittadini veneti hanno perso le loro case, infatti, sarebbe sufficiente leggere i dati messi a disposizione dall’ARPAV, (Agenzia Regionale per la Prevenzione e protezione Ambientale del Veneto), che nella “Scheda evento pluvio 31 ottobre – 2 novembre 2010” attesta che “dal confronto con i dati storici a disposizione l’evento si colloca tra i 2-3 eventi più intensi ed abbondanti, perlomeno degli ultimi 50 anni circa”, tanto che, in alcune zone della regione, i rilevatori dell’ARPAV hanno registrato valori pluviometrici (quantità di pioggia caduta) superiori ai massimi registrati in occasione degli eventi alluvionali dell’ottobre 1992 e del novembre 1966.
    Gli unici dati scientifici a disposizione, quindi, sostengono che il Veneto è stato vittima di un evento atmosferico mai registrato prima d’ora, un evento di dimensioni tali che ha mandato a “fondo scala” gli stessi strumenti utilizzati per misurare la quantità di pioggia caduta.
    “Le nutrie, così come le volpi chiamate in causa in questi ultimi giorni, non hanno alcuna responsabilità. Gli argini hanno ceduto, ed in molti casi sono addirittura stati scavalcati dalle acque, perché non hanno potuto reggere l’immensa massa d’acqua che si è riversata in pianura dalla zona montana e pedemontana”, dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV Caccia e fauna selvatica.
    “Nutrie e volpi sono già da anni vittime di vere e proprie campagne di sterminio autorizzate dalle Province ed eseguite dai cacciatori. – prosegue Vitturi – Campagne che però, stando alle evidenze, sono del tutto inutili e quindi da sospendere: a nulla è servito uccidere decine di migliaia di animali, il disastro si è verificato lo stesso”.
    “Ora deve essere lasciato spazio ad un’analisi degli eventi ponderata, seria, libera da condizionamenti politici, l’unica che potrà accertare le reali cause che hanno determinato i disastri nel Veneto e proporre adeguate misure preventive per il futuro, per non doverci ritrovare di nuovo, di qui a qualche anno, a cercare nuovi capri espiatori per vecchi, irrisolti problemi”, conclude Vitturi.

  • Sofia

    dice:

    Altro che le nutrie e le volpi sono le colpevoli….è comodo dare la colpa agli altri per non prendersi la responsabilita’! L’edilizia le super strade sono le responsabili,hanno devastato il veneto con l’edilizia……questa è la causa !!!!

  • Nadir

    dice:

    Che l’ambiente sia degradato è palese, che in questo contesto già vilipeso dall’uomo alcune specie possono con la loro presenza (non contrastata da nessun antagonista) peggiorare la situazione può essere … ma l’alluvione che ha colpito un mese fa il Veneto, non è dipesa dalle sole precipitazioni (benché copiose) bensì dallo scioglimento della neve che era caduta in montagna a metà ottobre, e complice la pioggia e un rialzo della temperatura si è trasformata in acqua che correva verso il mare… e l’acqua non si può fermare.

  • evamercedesz

    dice:

    Che sia vero o no a me non interessa…io se fossi in loro farei anche di più. Sono stufa di porgere l’altra guancia…..gli esseri umani ormai non mi fanno più pena….chiamatemi cattiva, ma sinceramente ho preferito sapere che sono morti moltissimi animali annegati piuttosto di vederli nei piatti degli umani. Io sono vegana e animalista e non mi interessa la vita delle altre persone che egoiste continuano ad allevare, uccidere, mangiare animali.
    Di certo la natura non perdona. L’uomo crede di essere Dio ma non ha ancora capito chi è veramente che comanda. Continua a distruggere il luogo che lo accoglie ed è giusto che stragi ambientali aumentino sempre più. La natura va rispettata. Non siamo onnipotenti.

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