Whole Foods: cosa mangeremo nel 2020? Ecco la top 10 dei maggiori trend alimentari

Whole Foods ha annunciato le sue previsioni annuali sulle tendenze alimentari per il 2020. La società prevede 10 prodotti che andranno a consolidarsi nelle abitudini di acquisto dei consumatori: spalmabili 100% vegetali, farine alternative di frutta e verdura, snack freschi e proteici, sciroppi a base di frutta e molto altro.

Whole Foods è una società alimentare americana il cui focus è la vendita al dettaglio di prodotti naturali e biologici; il colosso ha all’attivo ben 509 punti vendita: 488 negli Stati Uniti14 in Canada e 7 nel Regno Unito.

Recentemente ha reso nota, attraverso un comunicato ufficiale, la top 10 dei trend alimentari più interessanti ed innovativi del 2020. Si tratta di una analisi che poggia su un assunto di base ormai consolidato: cresce notevolmente e in modo trasversale, l’attenzione ai cibi eco-consapevoli.

Oltre 50 membri del team di Whole Foods Market tra cui consumatori ed esperti culinari contribuiscono alla stesura del report studiando le preferenze e valutando i principali riscontri che derivano da report di fiere del settore alimentare e del benessere in tutto il mondo. Se da un parte le tendenze previste per il 2019 tra cui un aumento dei prodotti a base di CBD e canapa, snack di carne vegetale e packaging eco-consapevoli non mostrano segni di rallentamento, le tendenze del 2020 accolgono alcune novità molto interessanti.

Ecco i 10 trend del 2020.

Agricoltura rigenerativa

Migliorare la salute del suolo e ridurre l’impatto ambientale, è l’oggetto di analisi di un sempre maggiore numero di agricoltori, produttori, accademici, agenzie governative, rivenditori. Con “agricoltura rigenerativa” si intende l’insieme delle tecnhiche e delle pratiche che permettono di produrre alimenti sani con minori costi di produzione, ripristinando la salute del suolo e migliorando la biodiversità.

Farina

Una serie di farine interessanti stanno entrando nel mercato rendendo il settore della panificazione, un ambito all’avanguardia. Il 2020 porterà sugli scaffali dei supermercati farine di frutta e verdura (come la farina di platano, banana o cavolfiore). Questi nuovi ingredienti saranno disponibili sia sfusi sia utilizzati nella preparazione di referenze come barrette o spuntini. Alcuni esempi: snack con farina di tigernut (tubero commestibile noto come cipero o zigolo dolce più noto con il termine spagnolo spagnolo chufa) o dolci con farina di semi misti. Queste nuove proposte, risponderanno all’esigenza dei consumatori di mettere in tavola prodotti ad alto profilo nutrizionale, proteici e ricchi di fibre.

Alimenti dall’Africa occidentale

Dai superfood ai piatti più ricchi e tradizionali, i sapori dell’Africa occidentale stanno spopolando. La triade pomodoro-cipolla-peperoncino, costituisce una base per molti piatti dell’Africa occidentale; arachidi, zenzero e citronella sono dei plus molto comuni. Le 16 nazioni dell’Africa occidentale condividono cibi simili, ma ognuna ha le proprie specialità. I marchi sono sempre più interessati ai superfood locali come moringa, tamarindo, sorgo, fonio, teff e miglio.

Fenomeno snack “fresco” di frigo

La parola chiave per gli snack del 2020 è “fresco”: si tratta di un concetto di food-to-go: spuntini freschi e genuini tipicamente preparati e suddivisi in anticipo a casa. Condimenti salati, verdure in salamoia, zuppe di ogni tipo, tutti porzionati e disponibili nella grande distribuzione, in confezione monodose. Anche le barrette vedranno l’aggiunta di frutta e verdura fresca. Queste innovazioni legate al segmento dello “snack” hanno una implicazione importante: la lista degli ingredienti è sempre più corta e trasparente.

Prodotti vegetali: oltre la soia

Se da una parte prodotti come il tofu avranno sempre un posto nel menù di un consumatore vegano, nel 2020 i marchi più conosciuti cercheranno alternative valide alla soia, che ha tradizionalmente dominato il segmento delle proteine in chiave vegetale. Molte aziende che ora indicano in etichetta un generico claim “senza soia” nel 2020, daranno valore a delle miscele innovative. Un esempio: cereali e fagioli verdi per imitare la consistenza cremosa di prodotti caseari. Le attività produttive sostituiranno la soia con fagioli verdi, semi di canapa, zucca, avocado o chlorella. Mentre il trend vegan acquista terreno e arriva sulle tavole di un numero sempre maggiore di consumatori flexitarian, i marchi stanno cercando di evitare il maggior numero possibile di allergeni proponendo alternative alla carne sempre più sane e prive di soia.

Prodotti “burrosi” e spalmabili 100% vegetali

Noci e semi nel 2020 saranno gustati sotto forma di “burro” e prodotti spalmabili come i cremosi di legumi o la nota e apprezzata crema tahin. L’offerta della grande distribuzione amplierà lo spazio dedicato a questa categoria merceologica: avremo burro di semi di zucca, di mandorla o di arachide fino a spalmabili di ceci. Si tratta di creare creme 100% vegetali perfette per toast, crackers, bagel…La trasparenza è un elemento chiave in questo trend. Molti marchi stanno cercando di eliminare l’uso di olio di palma o di promuovere una certificazione responsabile di olio di palma e di utilizzare noci coltivate in modo meno impattante da un punto di vista dell’ambiente.

Menù per bambini 2.0

Entro il 2026, l’80% dei Millennial avrà figli e molti genitori introdurranno cibi innovativi nell’alimentazione dei propri bambini. I marchi alimentari stanno prendendo atto della prossima generazione – forse i nostri primi veri “buongustai” – espandendo il menu oltre il tradizionale confort food. Alimenti fermentati, speziati o ricchi di sapori umami. Paste colorate in forme divertenti fatte con farine alternative.

Basta un poco di zucchero…

Per coloro che desiderano dolcificare utilizzando prodotti alternativi al classico zucchero, stevia, miele e sciroppo d’acero, il 2020 porterà sugli scaffali grandi novità.. Gli sciroppi e le riduzioni di frutta come melograno, cocco e dattero, saranno una ottima alternativa per impreziosire, con aromi concentrati, dessert, glasse e marinate. Gli sciroppi dolci fatti con amidi come sorgo e patate sono equiparabili ai sapori molto definiti delle melasse e possono essere usati per cuocere e dolcificare bevande.

Carne vegetale e mix di carne e verdure

I marchi di carne non saranno esclusi dal trend “vegetale” nel 2020. Gli hamburger a base vegetale sono sempre più popolari sul mercato Usa, e non solo, come valide alternative alla carne di origine animale. Gli chef di tutto il paese hanno aderito al trend attraverso il progetto “The Blended Burger Project” della James Beard Foundation: si tratta di un movimento che ha lo scopo di rendere l’iconico hamburger, “migliore per i clienti e per il pianeta” partendo da una base di verdure di almeno il il 25%: in questo caso, funghi. I grandi marchi stanno aprendo la strada a mix in cui la componente vegetale diventa sempre più rilevante.

Bevande analcoliche

Saranno disponibili ovunque opzioni analcoliche: dai bar più acclamati del mondo ai negozi specializzati. Molte di queste bevande cercano di ricreare aromi da cocktail classici utilizzando metodi di distillazione tipicamente riservati all’alcol, creando un’alternativa al liquore da utilizzare in un cocktail piuttosto che come bevanda a se stante. Si tratta dell’arte della mixology declinata senza traccia di alcol


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